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Semafori intelligenti per ridurre l´effetto serra

Un nuovo algoritmo regolerebbe il traffico riducendo le emissioni inquinanti. Tranquilli, non è un "pesce d´aprile": i ricercatori di un istituto di Boston hanno davvero messo a punto un nuovo algoritmo capace di rendere i semafori "intelligenti",

Semafori intelligenti per ridurre l´effetto serra
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Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 1 apr 2015

Un nuovo algoritmo regolerebbe il traffico riducendo le emissioni inquinanti.

Tranquilli, non è un “pesce d´aprile": i ricercatori di un istituto di Boston hanno davvero messo a punto un nuovo algoritmo capace di rendere i semafori “intelligenti", riducendo le emissioni inquinanti delle automobili.

Sì, perché purtroppo il traffico automobilistico è una delle principali fonti di emissioni di gas serra in città. Gli ingorghi e le code nelle strade più trafficate dei centri cittadini rendono l´aria sempre più irrespirabile per gli abitanti, soprattutto delle grandi città, causando e aggravando le malattie respiratorie.

A complicare tutto intervengono anche le soste ai semafori, che causano un notevole spreco di carburante e aumentano le emissioni di gas serra rilasciate in atmosfera, esponendo ognuno di noi a rischi per la salute.

Per risolvere il problema dell´inquinamento causato dal traffico automobilistico nelle grandi città i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology di Boston hanno messo a punto questo nuovo algoritmo per programmare i semafori in maniera ancora più intelligente, riducendo così le emissioni inquinanti delle auto. Grazie all´algoritmo del MIT è possibile decongestionare il traffico, eliminando code e ingorghi, e ridurre lo smog. I semafori intelligenti sfruttano un algoritmo che incrocia i dati sul traffico in città ai dati sulle emissioni dei veicoli in circolazione.

Un sistema preciso e affidabile che nelle prime simulazioni ha già permesso di ottenere risultati incoraggianti: i ricercatori del MIT hanno effettuato un primo test simulando il traffico della città di Losanna, in Svizzera. Il sistema ha preso in esame i dati di oltre 12.000 veicoli in circolazione nella città elvetica per rendere più scorrevole il traffico nei principali incroci cittadini. Il prossimo test potrebbe essere effettuato simulando la circolazione automobilistica di Manhattan, a New York, una delle aree urbane più trafficate del mondo.

I ricercatori del MIT hanno illustrato il nuovo algoritmo sulle riviste Transportation Science e Transportation Research: Part B. Il punto forte di questo nuovo sistema è la possibilità d´includere nel calcolo anche eventuali cambiamenti nel comportamento degli automobilisti. Per perfezionare ulteriormente questo sistema, hanno addirittura incorporato anche le informazioni relative a consumi ed emissioni dei veicoli presenti in città in un determinato momento.

L´inserimento di più variabili permette ovviamente di ottenere risultati migliori nella gestione del traffico. Quindi diventa molto importante disporre di dati molto dettagliati che consentano di mettere a punto un piano che sia realmente efficace e pratico da usare.

In futuro questo geniale algoritmo potrebbe essere utilizzato per altri aspetti della mobilità urbana, per esempio, il car sharing o il bike sharing, per consentire di localizzare più facilmente e rapidamente le stazioni più vicine.

 

 

 

 

 

 

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