Honda CR-V: Il Test Drive di HDmotori.it
Quarta generazione per la Honda CR-V, che nella versione 2013 perde un po' di altezza, qualche millimetro in lunghezza, lasciandosi alle spalle un pizzico di quel DNA da fuoristrada al quale eravamo abituati.In cosa si trasforma allora? In cosa si
Quarta generazione per la Honda CR-V, che nella versione 2013 perde un po’ di altezza, qualche millimetro in lunghezza, lasciandosi alle spalle un pizzico di quel DNA da fuoristrada al quale eravamo abituati.In cosa si trasforma allora? In cosa si trasforma allora? In un SUV, anzi in un bel SUV, lungo 4 metri e 57, e alto quasi un metro e 70.
Ne guadagnano, sul resto, le doti dinamiche, l’abitabilità e l’insonorizzazione, con un gusto tipicamente occidentale anche se Honda CR-V è una world car oggi presente in svariati mercati. Nel nostro test, abbiamo avuto la fortuna di provare la versione 2.2 diesel da 150 cavalli, con un cambio automatico a cinque rapporti ben spaziati, che presenta due modalità: la normale e la sport.
E’ una vettura adatta a tutta la famiglia, con un ampio vano di carico (che si apre e chiude elettricamente) capace di consentirci l’alloggiamento di valigie non solo per il weekend, ma anche per viaggi lunghi. Cinque persone all’interno stanno comodissime, anche se alla guida c’è un driver extralarge; nessun problema, in questo senso, perché dietro lo spazio rimane cospicuo, così come la semplicità di salita a bordo vista la tanta altezza a disposizione.
La posizione di guida consente di tenere tutto sotto controllo dalla posizione elevata che Honda CR-V regala. In particolare, il guidatore non si trova a dover fare i conti con grandi ostacoli e se la nuova plancia convince in termini stilistici, il volante regala buone prestazioni restando sempre leggero anche quando le velocità aumentano.
Comodo in manovra, quindi, lo sterzo potrebbe indurirsi un pizzico di più in autostrada, quando però continua a essere premiato il comfort di guida. In generale, Honda CR-V è un SUV che offre nella nostra versione 150 cavalli e un’accelerazione 0-100 km/h in poco più di dieci secondi.
Contenuti gli spazi di frenata, scarso lo sforzo al pedale del freno, con l’Hazard che entra però in maniera troppo repentina punendo una certa convinzione sul pedale del freno. Nulla di preoccupante nelle fasi di guida tranquilla, quando in città Honda CR-V regala un’autonomia di dieci chilometri percorsi per litro, capaci di diventare anche 13-14 quando i semafori si diradano e gli scossoni diminuiscono.
Il rollio e il beccheggio, complice l’altezza di quasi un metro e 70 centimetri, si sentono, ma non sono esagerati, perché la tenuta di strada è molto molto valida, così come la stabilità, confermata anche in condizioni limite; la trazione integrale, in questo senso, compie ottimamente il suo lavoro trasferendo la coppia alle gomme posteriori ogni qualvolta si presenta uno slittamento di quelle anteriori.
I 350 Nm di coppia sono disponibili già a partire da 2.000 giri, e il cambio, posto in modalità sport, ha l’invidiabile merito di non salire con le marce quando si arriva al limitatore. In drive ci si potrà anche aiutare con le palette in caso di un repentino cambio marcia, anche se questo stile di guida renderà meno semplice l’opportunità di guadagnarsi i galloni di “Guidatore Green".
A disposizione in posizione di guida, infatti, c’è un pulsante eco che se attivato tara diversamente il cambio tagliando la potenza del climatizzatore. In questo modo, se riusciamo a guidare dolcemente troviamo subito un feedback visivo nella colorazione verde di due indicatori del cruscotto, per il resto ben organizzato a patto che si riconosca nel tempo dove andare a recuperare le informazioni che ci servono.
Al centro della plancia, infatti, abbiamo due display grandi, e diventa a volte difficile quindi trovare al primo colpo ciò che cerchiamo. A bordo si sta comodissimi, e un plauso va mandato alla rigidità dei sedili in pelle; la piacevolezza del viaggio è dovuta anche al tetto panoramico, che porta tanta luce all’interno dell’abitacolo, e con una tendina che si chiude elettricamente direttamente dalla posizione di guida.
Tantissima la sicurezza a bordo di Honda CR-V. Si parte semplicemente allacciando la cintura di sicurezza, che nella nostra versione offre un tensionamento automatico. Il driver se ne rende conto soprattutto quando entra in rotatoria, dove il busto, complice la forza centrifuga, si sposta di qualche centimetro rispetto all’aderenza che altrimenti avrebbe allo schienale.
Honda CR-V legge questo movimento, e stringe con leggerezza la cintura. Senza leggerezza, ma con un paio di strattoni convinti, il sistema ci avverte in maniera inaspettata (quindi non fatevi prendere dal panico quando succederà) quando compiamo delle manovre troppo estreme, o ci avviciniamo pericolosamente ad alcuni ostacoli.
Un altro sistema molto importante è quello che consente di mantenere la corsia in fase di guida: specialmente in autostrada, ci basta attivare il sistema per consentire al volante di correggere automaticamente la nostra posizione nella carreggiata, rispetto alle righe tratteggiate lette dal sistema con telecamera disposta dietro allo specchietto frontale.
Il radar frontale di Honda CR-V consente di attivare il cruise control adattivo, che frena e accelera la vettura mantenendo come riferimento il mezzo che procede davanti a noi. Possibile impostare fino a tre livelli di distanza dalla vettura che abbiamo davanti, con una decelerazione automatica che rende quasi superfluo il driver.
Il sistema, infine, in caso di emergenza fa entrare automaticamente il freno, per diminuire le conseguenze di un possibile tamponamento. Tutta questa sicurezza ha inevitabilmente un costo. Il prezzo base di Honda CR-V, che in questa quarta versione arriva anche in versione due ruote motrici nelle motorizzazioni a benzina, parte da 23.900 euro, per arrivare fino ai 43.900 del modello 2.2 diesel 150 cavalli da noi provato in questo lungo test drive.
Certo, a bordo abbiamo tutto, anche la retrocamera con le linee fisse, i sedili riscaldabili, il climatizzatore automatico bi-zona che non ci congela né ustiona e tanti altri accessori tra i quali un acquirente potrà scegliere in base alle sue necessità. Quanto costano però i SUV tedeschi con tutta questa tecnologia a bordo? Esatto, ci muoviamo su cifre ben più alte.
Ed è per questo che Honda CR-V ci è piaciuto non poco, compreso il sistema infotainment che offre una navigazione comoda e pratica tramite il display touchscreen centrale, un bluetooth che consente di conversare anche in autostrada a 130 km/h, e una musica ascoltabile da streaming bt, da cavo, da cd che non lascia spazio alle pecche o alle imprecisioni. Come tutto il resto di Honda CR-V.