Pedaggio e multe, arrivano gli aumenti del 2013
2013 di novità poco gradite per chi si muove in auto, specialmente per chi è obbligato per lavoro a percorrere tratte autostradali. Dalla mezzanotte di ieri, infatti, arrivano rincari che in media portano circa un +3% e che, come al solito, sono

2013 di novità poco gradite per chi si muove in auto, specialmente per chi è obbligato per lavoro a percorrere tratte autostradali. Dalla mezzanotte di ieri, infatti, arrivano rincari che in media portano circa un +3% e che, come al solito, sono giustificati dalla promessa di investimenti nelle varie tratte.
Purtroppo, cosa ormai nota all’italico popolo, la scusa degli investimenti è sicuramente valida ma la loro realizzazione è spesso lenta e e incostante. Fatto sta che gli aumenti sono già attivi e tutti noi dovremo farci i conti.
Si salvano solo alcuni tratti, prevalentemente al nord con Brescia-Verona-Vicenza-Padova, la A4 e la A21 le cui tariffe restano invariate mentre i concessionari di Autostrade per l’Italia, ATIVA e Milano-Serravalle sono stati autorizzati dal Ministero a aumenti più contenuti.
Oltre agli aumenti si ripropone il tema della rete autostradale, nota per il record non proprio positivo di essere la più frammentata e più cara di tutta l’Europa. Molte associazioni sostengono inoltre che andrebbe rivisto l’intero sistema e devono essere attivati parametri oggettivi che basino il ticket su efficienza e servizi offerti.
Sebbene la media sia intorno al 3%, segnaliamo comunque gli aumenti più sostanziosi tra cui la Asti Cuneo SpA (+7.2%), l Autocamionale della Cisa SpA che ha alzato i balzelli del 7.4%, le Autovie Venete SpA (+12.6%) e le Autostrade Valdostane SpA con il +11.5%.
Parallelamente agli aumenti sui costi del viaggio, aumentano anche i costi per chi va contro al codice stradale, con multe più alte già a partire dal divieto di sosta che passa da 39 a 41 euro. L’aumento per le multe era già programmato su base biennale e quindi non arriva come sorpresa ma porta comunque una stangata maggiore per chi viene colto a trasgredire.
L’incremento è intorno al 5% con la nuova regola dell’arrotondamento delle cifre all’unità di euro per eccesso se i decimali sono maggiori o uguali a 50 centesimi. Dando i numeri, chi eccede la velocità massima fra i 10 e 40 km/h in più dovrà pagare 168 euro al posto di 159 mentre conducenti e passeggeri beccati senza cintura dovranno spendere ora 80 euro in vece di 76.
Chi guida senza auricolare o senza vivavavoce spenderà invece 8EUR in più, 160 al posto di 152.