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Audi A6 Avant: agile come una A3 e più potente del vostro PC | prova su strada

Audi A6 Avant: prova in anteprima e tutta la tecnologia per sicurezza e infotainment

Audi A6 Avant: agile come una A3 e più potente del vostro PC | prova su strada
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 16 ott 2018

Ci sono diverse strategie di innovazione nel mondo dell'auto: una di queste prevede l'introduzione di novità partendo dall'alto. Prima l'ammiraglia, poi il resto della gamma. Audi ha scelto questo percorso e A8 ha dato il via ad una rivoluzione tecnica e tecnologica che, ora, sbarca anche su Audi A6 Avant.

DISCLAIMER: il titolo è un'iperbole. Ovviamente A6 Avant non è più potente del vostro PC ma di certo è più potente di alcuni computer ancora in giro e la reattività del sistema, specie nella gestione del live feed a 360 gradi, è impressionante

Sorella – quasi – gemella della nuova Audi A6, motivo per il quale moltissime delle considerazioni che seguiranno valgono per entrambe le carrozzerie, A6 Avant 2018 nasce in un contesto di mercato che non favorisce più come un tempo berline e station wagon. Oggi si ha sempre più la convinzione che il SUV sia la risposta alle esigenze di spazio e in molti casi è vero che i difetti dei vecchi Sport Utility Vehicles sono stati quasi limati, avvicinando la dinamica di guida a quella di un modello tradizionale.

La chiave di tutto, però, è quel "quasi". 

Affascinante nelle linee, con le uniche note stonate che arrivano dagli scarichi finti e dalla calandra single frame dove i listelli sono spezzati per far spazio ai sensori per la guida semi-autonoma, A6 Avant è la prima wagon dei tedeschi a sfoggiare il nuovo linguaggio di design inaugurato proprio dalle sorelle maggiori. Cx di 0.27 per ottimizzare l'aerodinamica e dimensioni importanti: 4.939 mm di lunghezza per un passo di 2.924 mm che si traduce in un'abitabilità eccezionale che sorprende per la luce disponibile in altezza sopra la testa e in profondità per le ginocchia di chi siede dietro.

Tutta la tecnologia di questo mondo: Livello 2 EVO

Fatevene una ragione, il mondo è cambiato. Tutti noi ricordiamo con nostalgia le vecchie auto di una volta, quelle che avevano un motore, un telaio, pedali e uno sterzo e ti mettevano in contatto diretto col nastro d'asfalto. Oggi questa filosofia esiste ancora ma, in strada, si è evoluta per associare piacere di guida a controllo, facilità e sicurezza. 

La scheda tecnica è talmente spiazzante nei numeri che non sono riuscito a trovare tutti i 24 sensori che fanno da base per i 39 sistemi di assistenza alla guida di cui A6 e A6 Avant possono dotarsi se attingete all'intero catalogo degli optional; anticollisione con frenata automatica, monitoraggio di corsia, limitatore e cruise control sono di serie. Fortunatamente Audi ha razionalizzato la scelta raggruppando gli ADAS in alcuni pacchetti che rispondono a diverse esigenze.

Tour è quello per i viaggiatori e sfoggia un sistema di centramento dell'auto in corsia talmente evoluto da riconoscere anche il restringimento delle corsie (quando ci sono i lavori) e proseguire la guida semi-autonoma anche in queste situazioni. Il cruise control funziona lungo tutto il range di velocità, gestisce automaticamente l'arresto del veicolo e la ripartenza ed è adattivo.

Il sistema di Audi A6 è in grado di adattare la velocità sia in funzione dei limiti, sia in funzione della strada che ci aspetta, riconoscendo che sul percorso ci sarà una curva o una rotatoria e, se abbiamo impostato una destinazione, tenendo conto anche delle svolte. In caso di inattività del conducente l'auto attiva le quattro frecce, rallenta automaticamente e si arresta all'interno della corsia, predisponendo le misure di protezione e avviando la chiamata d'emergenza.

City è il pacchetto urbano con cinque sistemi di assistenza: agli incroci sfrutta i radar mid range (75 metri di portata) rilevando il traffico trasversale grazie ai sensori che compensano la visuale limitata del pilota (causa  ostacoli o palazzi ad esempio). L'assistenza è presente anche in retromarcia e il pack include il monitoraggio di corsia, i sensori a 360 gradi e l'immancabile frenata automatica d'emergenza.

Disponibili poi parcheggio automatico o semi-automatico, retrocamera, videocamere a 360 gradi, visione notturna, assistente al traino e altro ancora.

Tutti i sistemi di sicurezza attiva sono gestiti dalla centralina zFAS che legge ed elabora in tempo reale i dati di 5 radar, 5 telecamere, 12 sensori ad ultrasuoni, uno scanner laser e una telecamera ad infrarossi.

Da questa prima prova, le prestazioni generali sono quasi vicine ad un Livello 3. Manca Traffica Jam Pilot e il sistema attivo di riduzione dell'impatto laterale (che, sopra ai 25 km/h, alza la vettura fino a 80 mm offrendo all'ariete la parte più resistente della scocca) ma la base è la stessa di A8 e Audi lo definisce un Livello 2 EVO, con il LVL 3 pronto per arrivare – probabilmente e in attesa della legge – con il restyling.

Infotainment: fatto per stupire!

Il nuovo MMI è di serie su Audi A6 Avant e optional nella variante MMI Plus. L'esperienza Audi si traduce oggi in tre display in alta risoluzione che partono dalla strumentazione digitale Audi virtual cockpit con schermo da 12.3 pollici (1920 x 720 pixel) personalizzabile nell'interfaccia, in grado di mostrare mappa satellitare in alta risoluzione e con una fluidità ineccepibile, la stessa riproposta nello schermo centrale con il 10.1 pollici di MMI plus che stupisce quando andiamo ad attivare la visuale a 360 gradi. 

Dimenticatevi lo stitching effettuato dai sistemi di gamma media: su A6 Avant la vista a 360° è una commistione fra rendering dell'auto e visualizzazione videocamere in tempo reale. Impressionante notare la velocità d'interazione nel panning intorno alla vettura e nel pinch-to-zoom, tutto aggiornato seguendo il movimento dell'auto.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da HDmotori.it (@hdmotori) in data: Ott 16, 2018 at 1:56 PDT

Il terzo schermo è quello dei controlli del climatizzatore: grande "solo" 8.6 pollici, propone anch'esso il feedback aptico con risposta tattile alla pressione. Tra i piccoli-grandi dettagli dell'infotainment va segnalata l'ottima ergonomia che consente di agire sullo schermo inferiore tenendo il polso appoggiato sulla leva del cambio. Da qui si gestiscono l'immissione testi, anche con scrittura a mano, e le funzioni comfort della vettura.

Se non volete distrarvi per cambiare la temperatura, basterà chiederlo a voce, sfruttando il comando vocale (online e offline) che si appoggia al cloud e riconosce il linguaggio naturale. Ampio e comodo il cassettino per lo smartphone con la ricarica wireless Qi, compatibile anche con "pezzi grossi" come il Galaxy Note 8.

Sia MMI che MMI Plus sono in grado di apprendere le abitudini del conducente e adattare il funzionamento nel corso del tempo. MMI Plus integra poi la connettività LTE Advanced calcolando il percorso online sfruttando i server HERE con i dati del traffico e scaricando gli aggiornamenti (quattro gratuiti all'anno) via OTA.

Tecnologia al servizio del piacere di guida

Proprio grazie alla tecnologia oggi si può associare il termine "sportiva" ad una station wagon da 4.94 metri e, con la A6 Avant, Audi è riuscita nell'intento. Nata viaggiatrice, in grado di cullare nel comfort più totale di una vettura che fa della riduzione dei rumori il suo vanto grazie a cx ridotto e vetri acustici a doppio strato (optional), la nuova A6 non disdegna affatto il piacere di guida grazie ad una serie di accorgimenti.

Scocca in acciaio e alluminio pensano alla rigidità e l'assetto raggiunge l'agilità di una berlina ben più compatta. Qualche esempio? Di serie avete il servosterzo progressivo che diventa più diretto al crescere dell'angolo di sterzata ma, attingendo agli optional, l'esperienza diventa ancora più piacevole con lo sterzo integrale dinamico, in gergo le "quattro ruote sterzanti".

Non si tratta di una novità nel mondo delle auto ma di un'applicazione intelligente per trasformare la guida: si guida come una A3 non è un semplice claim del marketing ma qualcosa che potrete notare subito con un breve test drive tra le curve. Il merito è del posteriore che lavora in maniera indipendente: fino a 60 km/h le ruote agiscono in confrofase per un angolo massimo di 5 gradi. 

Sulla carta il diametro di svolta ridotto di un metro (11.1 metri), nella pratica significa manovrare con un'agilità inaspettata in città e negli spazi più stretti e affrontare i tornanti con facilità.

Superati i 60 km/h orari le ruote posteriori sterzano in fase con le anteriori (fino a 2 gradi), altro vantaggio tangibile alla guida che si traduce in un'ottima stabilità in curva. La "magia" di questa A6 Avant è quindi quella di unire la stabilità di un passo lungo alle alte velocità con l'agilità di una compatta nel misto.

Anche l'ammortizzazione è contagiata dalla tecnologia: A6 Avant propone diverse scelte, partendo da sospensioni con molle in acciaio e ammortizzatori telescopici di serie, proseguendo con la variante sportiva (S Line) che ribassa l'altezza di 20 mm e terminando con l'aggiunta delle sospensioni pneumatiche adattive. L'altezza si abbassa di 20 mm in condizioni standard e cala di ulteriori 10 mm sopra i 120 km/h.

Se tutto ciò non bastasse, aggiungeteci la trazione integrale quattro che qui sfrutta tre differenziali con l'autobloccante centrale per il V6. In condizioni standard la quattro ripartisce secondo il rapporto 40:60 tra anteriore e posteriore, spostando fino al 70% della coppia all'avantreno e fino all'85% al retrotreno a seconda delle necessità.

Tutte con il micro-ibrido, solo diesel al lancio

La nuova gamma Audi A6 e Audi A6 Avant sfrutta un alternatore/generatore a 48V da 12 kW di potenza generata in rilascio (sui quattro cilindri il sistema è a 12 V). Il gruppo si occupa dell'avvio del motore e del recupero di energia per la batteria agli ioni di litio. Il sistema permette all'auto di veleggiare per massimo 40 secondi tra i 55 e i 160 km/h spegnendo il motore. L'interfaccia sulla strumentazione segnala al pilota le occasioni in cui si può veleggiare con un'icona verde che indica di sollevare il piede sul pedale.

Ottima anche la gestione dello start/stop, notato durante la prova nella parte cittadina con lo spegnimento del motore in avvicinamento al semaforo: dai 15 km/h per il 12 V e da 22 km/h per il 48 V. Ad aiutare il sistema interviene la telecamera anteriore che, anche a vettura ferma, accende il motore non appena il veicolo che precede si rimette in movimento.

I motori al lancio saranno solo diesel, permettendo di scegliere tra V6 e quattro cilindri:

  • A6 Avant 40 TDI 2.0 S tronic 204 CV (400 Nm tra 1.750 e 3.500 giri, 8.3 secondi per lo 0-100): 56.250€
  • A6 Avant 45 TDI 3.0 quattro tiptronic 231 CV (500 Nm tra 1.750 e 3.250 giri, 6.5 secondi per lo 0-100): 62.800€
  • A6 Avant 50 TDI 3.0 quattro tiptronic 286 CV (620 Nm da 2.250 a 3.000 giri, 5.7 secondi per lo 0-100): 64.500€

Il primo è per chi vuole risparmiare sui consumi e vanta un dichiarato di 4.5/4.9 litri ogni 100 chilometri e, nonostante possa sembrare sottodimensionato per un'auto da 5 metri, è in grado di restituire una buona coppia e diventa la scelta perfetta per chi non cerca velleità sportive.

Con il 286 cavalli ci si può anche concedere qualche tratto guidato col sorriso, specie se affiancato dalle sospensioni attive, differenziale sportivo e dalle quattro ruote sterzanti, accettando però consumi dichiarati che viaggiano tra i 5.7 e i 5.9 l/100 km per entrambi i modelli da 3 litri. Nella pratica, dalla breve prova delle due motorizzazioni, aggiungete almeno 1/1.5 litri in più ogni 100 chilometri per un consumo realistico.

Buone le prestazioni del cambio: in entrambe le versioni la cambiata in Comfort è impercettibile e fluida. In Sport cambia volto e diventa più secca e più rapida, ma non rapidissima in termini assoluti. Per quello aspettiamo la RS6.

Tanto, troppo?

Audi A6 Avant non è solo piacere di guida votato al comfort, tecnologia o tripudio di display nell'abitacolo. Ci sarebbero (e ci sono) tantissimi piccoli e grandi dettagli da segnalare. 

Il bagagliaio da 565 litri (fino a 1.680 litri) offre slitte e molte soluzioni per organizzare il carico dei bagagli, ha una soglia di carico bassa e accessibile, i tasti per abbattere i sedili posteriori (40-20-40) sono comodissimi da raggiungere e c'è l'optional dell'azionamento elettrico che agisce anche sulla cappelliera.

Ci sono poi gli indicatori di svolta dinamici, LED di serie e LED Matrix HD optional, piccolo capolavoro di illuminazione e design con 32 LED adattivi e dinamici con anti abbagliamento. La connettività consente poi di gestire l'auto dallo smartphone con app myAudi (livello carburante, posizione parcheggio, stato portiere) e creare una chiave virtuale, consentendo di avviare l'auto tramite smartphone NFC. Car-to-X, infine, predispone A6 e A6 Avant al prossimo futuro.

Conclusioni

Tirando le somme, la prima prova di questa A6 Avant restituisce prima di tutto una sensazione di comfort, è l'auto perfetta per i viaggiatori di lusso ed è chiaro che i motori diesel (per ora), il setup e la dotazione puntano in questa direzione. L'approccio sportivo c'è e si vede in tanti particolari ma per quadrare il cerchio avrei preferito un cambio più immediato in Sport…ne riparleremo nel 2019 con la RS6

Ottimo l'assemblaggio e la qualità dei materiali, che diventano sempre più nobili man mano che si sale con l'allestimento. In questo segmento, però, diventa quasi fondamentale fare attenzione anche ai dettagli come la superficie degli schermi touch: un trattamento oleofobico sarebbe un'accortezza apprezzata (guardate il video a metà articolo per farvi un'idea). Curiosa la scelta di un tunnel centrale ampio anche per la versione a trazione anteriore.

Infine lodevole il passo in avanti nella razionalizzazione degli optional ma serve forse uno sforzo in più per aumentare leggermente la dotazione di serie e raggruppare la miriade di opzioni rendendo più semplice la scelta in fase d'acquisto. Tanto di quello che vi ho raccontato dipende proprio dagli optional ma ai tedeschi, si sa, piace così…

Configuratore Audi A6 Avant

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