
30 Settembre 2021
27 Gennaio 2022 12
Non avevamo dubbi sulla capacità della Cina di potersi inserire tra i maggiori player in ambito aerospaziale e dopo averlo dimostrato con la missione marziana Tianwen-1 e quelle lunari Chang'e, anche il segmento privato è pronto a mostrare i denti. Oggi parliamo della compagnia cinese Space Transportation, che con il suo progetto pensato per abbattere la durata dei viaggi intercontinentali e favorire il turismo suborbitale è pronta a pestare i piedi a colossi come SpaceX, Blue Origin e Virgin Galactic, e vuole farlo entro pochissimi anni.
Space Transportation vuole sostanzialmente rendere reale ciò che Elon Musk voleva fare con la versione terrestre di Starship, ma adottando una tipologia di veicolo che ricorda molto più da vicino la soluzione di spazioplano introdotta da Virgin Galactic.
La compagnia cinese ha fatto sua un'idea dal grande potenziale già esposta da altri, la sta sviluppando seriamente e ora non ci resta che guardare se tutto filerà liscio e l'ambizioso progetto potrà prendere vita. Ma di che si tratta realmente?
L'idea è sviluppare una flotta di "razzi alati" completamente riutilizzabili per il trasporto intercontinentale attraverso viaggi suborbitali. Pochi i dettagli al momento, ma un'animazione sul loro sito ufficiale (in FONTE) chiarisce bene l'obiettivo. Vengono mostrati i passeggeri mentre salgono a bordo di uno spazioplano connesso a una sorta di primo stadio dotato di ali.
Dopo un decollo verticale vediamo l'aereo staccarsi dal primo stadio e continuare il suo viaggio suborbitale, poi una volta arrivato a destinazione è in grado di atterrare verticalmente con una manovra flip finale che tanto ricorda quella effettuata dai prototipi di Starship (ma completata solamente una volta). Nel frattempo l'animazione mostra il primo stadio completare il viaggio di ritorno atterrando a terra. Nell'animazione di cui sopra si parla di una tratta di 7.000 km percorribile in 60 minuti, davvero niente male.
La compagnia Space Transportation, il cui nome completo è Beijing Lingkong Tianxing Technology Co., Ltd., ha rivelato di essere in stadio avanzato di sviluppo e che i primi test a terra sono previsti entro il 2023, con un primo volo a vuoto nel 2024 e un volo con equipaggio nel 2025.
Il primo volo ufficiale potrebbe arrivare già nel 2030 ma considerando le proporzioni del progetto è lecito attendersi un ritardo sulla tabella di marcia. Tutto ciò sembrerebbe quasi impensabile per una compagnia nata nel 2018 e i cui piani sono stati condivisi di punti in bianco, eppure ad agosto 2021 Space Transportation ha annunciato di aver ricevuto 46 milioni di dollari di finanziamenti per sviluppare questa tecnologia. Sarebbero già stati avviati alcuni test ipersonici, ma vista la natura sensibile delle informazioni si sa davvero poco o nulla a riguardo (che siano questi i famosi UAP individuati dall'esercito statunitense?).
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Commenti
Io sono uno che ammara come capita.
Appunto!
La Luna ha i mari.
Bah, è da fine anni '80 che leggo articoli su ipotetici spazioplani, americani, europei, russi e ora cinesi. Nel frattempo nessuno è ancora stato in grado si sostituire il Concorde.
Effettivamente allunare a terra é complicato.
Ma anche ammarare sulla luna la vedo dura!
sarebbe anche ora di puntare su tecnologie di questo tipo, che siano viaggi arei/spaziali o con treni a levitazione servono collegamenti questo tipo a prezzi decenti
Non capisco il decollo verticale, perché consumare di più non sfruttando la portanza delle ali, saranno si e no 15 minuti di differenza
"...atterrando a terra."
Bene.
Sempre meglio essere chiari.
Il progetto del Concorde non è stato abbandonato perchè "non sicuro" ma per i costi esorbitanti (procedendo oltre una certa velocità l'attrito con l'aria è enorme).
Ciò si sarebbe riversato sui (pochi) viaggiatori => basso volume di vendite
No ma troppo inquinamento
"ma considerando le proporzioni del progetto è lecito attendersi un ritardo sulla tabella di marcia"
Lecito, ovvio... ma stiamo parlando di cinesi, quindi va bene pure nel 2031 ad inizio anno.
Ci sarebbe da capire se i biglietti saranno di costo "stratosferico" o abbordabili (che non vuol dire regalati)