
10 Settembre 2020
13 Agosto 2020 108
Uber potrebbe lasciare temporaneamente la California, cessando le sue attività, se fosse costretto ad inquadrare i suoi autisti come dipendenti come vorrebbe la recente sentenza di un Tribunale dello Stato americano. Questa "pesante" presa di posizione arriva direttamente dal CEO della società, Dara Khosrowshahi. Ma come si è arrivati a questo punto?
Pochi giorni fa, un giudice della California aveva ordinato non solo a Uber ma pure a Lyft di inquadrare gli autisti come dipendenti veri e propri. Ad oggi, infatti, lavorano come indipendenti. Secondo le società, queste figure preferiscono continuare a lavorare in tale modo ma secondo i sindacati, invece, l'attuale inquadramento priva tali lavoratori di alcuni benefit importanti come l'assicurazione sanitaria, gli straordinari e un salario minimo.
Secondo l'accusa, Uber e Lyft violerebbero una norma dello Stato entrata in vigore all'inizio dell'anno, nota come Assembly Bill o AB-5, che prevede che ai lavoratori della "gig economy" vengano riconosciuti i medesimi benefit dei dipendenti. La sentenza è stata sospesa per 10 giorni per dare tempo alle due società di presentare appello, cosa che hanno fatto. Ma se l'azione legale dovesse fallire, Uber potrebbe dover interrompere per diversi mesi le sue attività in California visto che sarebbe impossibile passare in breve tempo al nuovo modello di business richiesto dalla sentenza. Una situazione che causerebbe la perdita per diverso tempo del reddito di tutti coloro che oggi lavorano con la società.
Se Uber non dovesse vincere l'appello, le attività potrebbero rimanere ferme almeno sino a novembre quando gli elettori saranno chiamati a votare la Proposition 22 che sostanzialmente esenterebbe Uber e Lyft da dover inquadrare gli autisti come dipendenti.
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Commenti
OK, buona serata
Dopo quello che hai scritto fino ad ora direi di essere abbassato anche troppo.
Ti lascio alla tua supponenza.
Evidentemente non esiste il concetto di intromissione, tuttavia le buone maniere ed il linguaggio appropriato restano un obbligo.
Non capisco di cosa parli nel resto.
Inurbano è esattamente appropriato, credimi.
Consentimi, una persona che si crede all'altezza di discutere con me di geopolitica dovrebbe essere usa a termini assolutamente appropriati.
Io lo sono perché in questi ambiti la precisione e d'obbligo e viene misurata ogni parola.
Sono commenti pubblici, non c'è niente di privato. Non esiste il concetto di intromissione in una discussione pubblica. Inoltre, se affermo 10 cose puoi rispondermi 10 cose ma puoi farlo con un solo post, senza dovermene mandare due o tre ogni volta. Approccio che, oltretutto, crea frammentazione nella discussione.
Il fatto poi che inurbano abbia un significato non toglie il fatto che sia cacofonico.
Se tu affermi 10 cose, io rispondo a 10 cose.
Ripeto che questo è un thread fra ma ed un altro utente nel quale sei intervenuto in modo inurbano.
Locuzione imbarazzante... evidentemente la nostra cerchia di frequentazioni è di differente livello, nella mia non c'è niente di imbarazzante nell'utilizzo del termine "inurbano" che appartiene alla lingua italiana ed ha un preciso significato.
Ricevere numerose risposte per un solo commento per quel che mi riguarda è spam, a maggior ragione se le risposte sono tutte ravvicinate.
Comunque è la locuzione ad essere imbarazzante.
Spam???
La forma non ha niente di imbarazzante.
No, è imbarazzante la forma.
Per il resto non ho assunto atteggiamenti scortesi, considerato anche che sono stato oggetto di spam.
La Merkel ha rimosso la bandiera ed il giorno dopo affermato che la politica interna di un Paese non può determinare le scelte nel commercio internazionale per schierare con nettezza l'Europa.
Difatti è seguita immediatamente la replica di Trump, che ha deciso di richiamare in Patria un numero ancora maggiore di militari della forza di occupazione in Germania e spostare in Europa parte degli F-16
Esattamente ciò che voleva la Merkel
Se ti imbarazza veder definito inurbano un tuo comportamento, evita di assumere comportamenti inurbani
La Merkel ha rimosso la bandiera Taiwanese perché al momento non ha nessun interesse nello schierarsi ufficialmente.
Condizione valida finché le rimarrà conveniente.
Nel frattempo mezza Nato ha già estromesso Huawei, segno su chi sia alleato di chi.
E no, l'idea che le superpotenze partecipino allegramente al mercato globale puntando tutto sul fair play é semplicistica.
"In modo estremamente inurbano" è piuttosto imbarazzante a leggersi ma al netto di ciò non avevo inteso che la tua risposta fosse specifica per quella mia ultima domanda, quanto più un invito non modificare i messaggi.
No, e la visione che identifica come chiari aggressori gli USA ed autorizza la Cina a ricorrere a qualsiasi mezzo per rispondere a tale aggressione
Ripeto, non a caso la Merkel ha ritenuto opportuno rimuovere la bandiera taiwanese.
Ma di che parli?
Mi hai chiesto, in modo estremamente inurbano, perché avessi utilizzato due post successivi (non modificato un messaggio) e ti ho spiegato che con Disqus, che non notifica le modifiche ad un messaggio, è preferibile fare eventuali aggiunte in un messaggio successivo.
Hai iniziato la polemica sui messaggi modificati e poi alla mia risposta mi hai accusato di essere polemico.
Ma leggi almeno quello che scrivi?
È una visione semplicistica.
Non capisco di quale polemica parli.
A meno che tu non intenda come polemica il correggere alcune tue affermazioni sbagliate quali l'essere uno Stato per Taiwan
Pensavo che cercare di guadagnare quote di mercato fosse un pieno diritto dei vari Paesi e non una guerra
La Cina sta da tempo tentando di sostituirsi agli USA come polo IT. Non é un caso che Huawei sia finita nel mirino.
Quello che sta accadendo adesso sarebbe comunque avvenuto prima o poi perché gli USA sono al vertice e la Cina sta cercando di scalzarne il posto.
Sei tu che hai iniziato la polemica sull'edit. Che c'entra ora il thread?
Io avrei iniziato una polemica???
Questo era un thread fra me ed Aristarco nel quale sei intervenuto tu in modo assi poco cortese.
Ho inteso male io, credevo che con l'affermazione sulle conquite fatte dal Giappone tu avessi inteso porlo su un piano differente dagli Stati Uniti.
Non credo che qualcuno pensi alla volontà di Pechino di iniziare uno scontro gli Stati Uniti, semmai sono gli USA a provocare di continuo la Cina sul piano militare invadendo il suo spazio aereo con velivoli militari.
La Cina ha aperto una guerra economica contro gli USA? a me proprio non sembra, a quale guerra ti riferisci?
Prima che Trump desse di matto, Cina e USA avevano perfino siglato una serie di accordi commerciali.
Scusa se rispondo in ritardo, non metto in discussione i tuoi impegni visto e considerato che non ti conosco e nel 92/94 non ero manco nato ma oggi la classe politica sembra essere quanto più lontano possibile dal sentimento comune della nazione (sia esso di destra, sinistra e/o centro).
Quale moralità? È tutta una questione di interessi economici e politici come in ogni situazione analoga.
La Cina ha già aperto le ostilità con gli USA e lo fa tramite mezzi economici. Ad oggi non ci sono elementi che suggeriscano che vogliano passare a quelli bellici.
Disse quello che ha iniziato la polemica.
Mi sembri inutilmente polemico
Certo che agli USA fregava, però la tua obiezione sulla moralità del Giappone non vale niente dal momento che non troppo tempo prima gli USA avevano commesso il medesimo atto di espansionismo nei confronti del Messico.
Non ho paragonato la Cina al Giappone, ma le cause che obbligarono il Giappone all'inizio del conflitto con quelle che attualmente il comportamento dissennato di Trump sta innescando con la Cina.
Le cause, non i Paesi.
Oltre un certo limite un Paese è obbligato ad aprire le ostilità.
In questo momento la Cina è pressoché obbligata ad entrare in Taiwan e ricondurlo per intero sotto la sua bandiera, e se non trovano alternative lo faranno.
La cosa più ragionevole è lasciarli liberi di trovare le alternative.
Poi c'è la questione della reazione USA in caso di ingresso in Taiwan delle truppe di Pechino.
Gli USA interverrebbero o la loro è una pubblica esibizione di muscoli priva di sostanza?
Io NON credo che interverrebbero, lo scontro con la Cina non ha possibili scenari finali positivi per gli USA.
Al Giappone del Messico fregava poco. Invece agli USA dell'espansione nel pacifico da parte del Giappone frega eccome.
Ad oggi la Cina non si è dimostrata una potenza che fa dell'uso militare il suo principale sistema espansionistico. Paragonarla al Giappone è forzato.
L'editing è avvenuto per un commento che non è neanche questo e prima che mi rispondessi.
Il mio riferimento è all'embargo, che nella sostanza è identico a quello operato nei confronti della Cina.
Quanto alle cause, sebbene poco rilevanti rispetto agli effetti... beh mi permetto di ricordarti che neanche tanto tempo prima gli Stati Uniti avevano causato una guerra con il Messico annettendosi un pezzo di territorio.
Questo se davvero vogliamo andare a guardare all'espansionismo.
Io lascerei perdere l'argomento "cause", perché nel mondo il più pulito porta la rogna. Vecchio detto.
ON Dee, abbiamo riscritto il Diritto internazionale... da oggi per essere legittimamente Stati non serve più il riconoscimento delle Nazioni Unite.
Quanto ai commenti non è buona norma editarli per aggiunte perché il destinatario potrebbe non vederle.
Disqus non segnala l'editing al destinatario.
Il Giappone ha iniziato politiche espansionistiche militari dagli inizi degli anni 30 invadendo ed occupando a destra e a manca ed è da lì che è arrivato l'embargo USA.
Le differenze sono enormi.
Sui passaporti c'è scritto Cina perché Taiwan è Cina. È la Cina pre-guerra civile. Continui a confondere PRC con Cina.
Giuridicamente Taiwan è in un limbo come avviene spesso in queste situazioni. Al netto di ciò Taiwan è nella WTO ed ha rapporti diplomatici diretti con gli altri paesi.
Ed il riconoscimento manca per motivi diplomatici. Ma se gli USA entrano in guerra con la Cina, la Nato entra in guerra con la Cina ed i motivi diplomatici cadrebbero al volo.
Ed è così difficile scrivere un solo commento?
Sui passaporti c'è scritto Cina perché giuridicamente Taiwan è uns provincia cinese.
Esiste un unico modo per essere riconosciuti Stato autonomo, ed è il riconoscimento da parte dell'ONU.
I singoli Paesi possono riconoscere quel che più fa loro piacere, ma gli Stati iniziano ad essere tali solo dietro riconoscimento delle Nazioni Unite.
Sui passaporti taiwanesi c'è scritto Cina perché loro indentificano sé stessi come Cina, in contrapposizione al PRC.
Inoltre gran parte dei paesi ha ambasciate a Taiwan e viceversa.
Il risconoscimento formale manca unicamente per motivi diplomatici. Motivi che cadrebbero al volo nel momento di una guerra aperta.
P.S.: il fatto che la bandiera bianca non sia neppure stata nascosta ma posta ben in evidenza proprio ad inizio pagina mi pare abbia un chiaro significato. Significato rimarcato, ove fosse necessario, dal netto incremento degli investimenti tedeschi in Cina.
La Home Page del sito del Ministero degli esteri tedesco.
https://uploads.disquscdn.c...
Non di sostanziali, il Giappone fu costretto ad iniziare una guerra da un meccanismo di strangolamento pressochè identico a quello che Trump sta tentando di costruire attorno alla Cina.
In questi casi la guerra diviene un obbligo e non una scelta.
Pechino è stata ciò che è in qualsiasi altra parte.
L'immagine che vedo dipingere di Xi Jinping è retrodatata di almeno un decennio.
La Cina non è una dittatura e Xi Jinping non ha ambizioni dittatoriali.
Sui passaporti taiwanesi c'è scritto Cina e, almeno che le cose non siano cambiate negli ultimi sedici minuti NON è riconosciuto come stato sovrano.
Non a caso all'inizio delle tensioni la Germania fece sparire la bandiera di Taiwan dal sito del suo Ministero degli esteri, dove risulta tutt'ora rimpiazzata da una bandiera bianca (ho appena controllato).
Taiwan è a tutti gli effetti una provincia cinese al pari di Hong Kong.
Ce ne sono eccome.
A Hong Kong infatti Pechino è stata oltremodo morbida e si diceva invece che sarebbe stata più dura.
Taiwan non è una provincia. È uno stato sovrano internazionalmente riconosciuto. C'è una bella differenza.
P.S.: si diceva lo stesso fino ad un minuto prima che i militari di Pechino arrivassero a sedare le sommosse ad Hong Kong.
Vero, Taiwan non è Hong Kong, ma sta di fatto che si pensava che Pechino tenesse troppo gli Stati Uniti per intervenire.
Adesso Pechino si trova a dover scegliere fra il subire gli effetti di un'aggressione commerciale ed il riportare un'altra provincia ribelle sotto la sua bandiera.
Quello che avverrà è indeterminato, almeno per noi.
Non ci sono molte differenze tra adesso e quando il Giappone fu costretto ad attaccare Pearl Harbor.
Non siamo neanche lontanamente ai livelli post WW1.
Verissimo, ma quando si spinge un popolo oltre i limiti della sopportazione le guerre succedono.
È capitato con i risarcimenti di guerra imposti alla Germania e con lo strangolamento commerciale del Giappone (identico a quello che Trump sta tentando di fare nei confronti della Cina).
Le guerre scoppiano Dee, e spingere un popolo oltre i limiti della sopportazione è il modo migliore per farle scoppiare.
Gli USA reagirebbero al volo perché hanno troppi interessi lì ed è il motivo per cui è improbabile un'invasione cinese di Taiwan.
Nono non è una rubrica geopolitica, e difatti è improbabile che si bombardino a vicenda.
Quello è semplicemente lo scenario di massima convenienza per l'Europa.
Più realistico, parecchio più realistico, è lo scenario in cui la Cina invade Taiwan e gli USA non reagiscono in alcun modo perché una reazione porterebbe ad una inevitabile escalation.
Lol.
Ti ricordo che buona parte dell'Europa è nella Nato, esporta una marea di roba in Cina e USA e che ci sono una marea di paesi nel Mediterraneo pronti a sfruttare il fatto che gli USA siano impegnati altrove.
Mi sembra la rubrica di geopolitica di Topolino...
Nei due anni in cui sono stato parlamentare, 92/94 ho lavorato come un mulo. Non mi sono ricandidato perchè per i soldi che mi davano potevo fare altro lavorando molto meno. Così feci.
Peccato che chi fa l’uber driver non stia morendo di fame, ma ha una macchina uno smartphone etc etc, quindi non lo paragonerei ai bambini che cuciono i palloni della nike