24 Ore di Daytona: doppietta Acura-Honda. Gara difficile per le Ferrari 296 GT3

30 Gennaio 2023 0

La 61ma edizione della 24 Ore di Daytona, round inaugurale dell’IMSA, si è chiusa con una storica doppietta Acura-Honda. L'esordio della categoria LMDh si è risolto con una sfida in casa tra Tom Blonqvist davanti a Felipe Albuquerque nella parte finale della gara. Con Blomqvist del team Meyer Shank, hanno trionfato anche i compagni Colin Braun, Simon Pagenaud e Helio Castroneves.

Sulla seconda vettura giapponese, invece, con Albuquerque c’erano Louis Deletraz, Brendon Hartley e Ricky Taylor. Terzo gradino del podio per la prima della tre Cadillac-Dallara con alla guida Renger van der Zande, Sebastien Bourdais e Scott Dixon. Una gara che nella top class è stata influenzata anche dai problemi di gioventù dei prototipi di nuova generazione che, quindi, sono incappati in qualche grattacapo di troppo.


Per lungo tempo, la Cadillac-Dallara di Renger van der Zande, Sebastien Bourdais e Scott Dixon, è stata in lizza per la vittoria finale ma, poi, nulla ha potuto contro il "ritorno" delle due Acura-Honda. Di positivo c'è che in quarta e in quinta posizione ci sono le altre due Cadillac-Dallara a dimostrazione delle potenzialità di questa vettura. Non bene le BMW e le Posche che hanno accusato qualche problema di troppo. Entrambi i marchi tedeschi dovranno lavorare molto per recuperare velocità ed affidabilità.

FERRARI SOTTO LE ASPETTATIVE

24 Ore di Daytona complessivamente sotto le aspettative per la Ferrari che portava al debutto la 296 GT3. L'auto di Triarsi Competizione ha tagliato il traguardo decima in classe GTD. Le conseguenze di tre contatti, invece, hanno causato i ritiri per le Ferrari di Risi Competizione, Cetilar Racing e AF Corse.

Comunque, aver affrontato una gara così lunga e difficile ha permesso ai tecnici di acquisire informazioni importanti per lo sviluppo della vettura, per migliorare affidabilità e velocità. Sul fronte delle prestazioni, invece, le 296 GT3 non sono state in grado di dimostrare il loro potenziale a causa del Balance of Performance che ha penalizzato le vetture di nuova generazione iscritte all’evento.

La serie americana tornerà sotto i riflettori nel fine settimana del 18 marzo sul tracciato di Sebring, in Florida, che ospiterà la gara sulla distanza delle 12 ore. L’evento, che rappresenta il secondo round della Endurance Cup, andrà in scena nel medesimo weekend che vedrà al debutto la Ferrari 499P nella classe Hypercar del FIA World Endurance Championship. Dunque, per la Ferrari una gara ancora più importante.


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