
18 Gennaio 2023
09 Gennaio 2023 218
Al CES 2023 di Las Vegas, Carlos Tavares, CEO di Stellantis, è tornato ad esprimere le sue preoccupazioni sulla crescita dei costruttori auto cinesi all'interno del mercato automotive europeo. Il numero uno del Gruppo automobilistico, da tempo, sta lanciando un allarme sull'espansione di queste case automobilistiche nel Vecchio Continente e sulle conseguenze per i costruttori europei.
All'interno di un'intervista con Automobilwoche, Tavares ha raccontato che se i politici europei non sapranno trovare una risposta alla crescita nel Vecchio Continente delle case automobilistiche cinesi, ci "sarà una terribile lotta".
Le aziende cinesi, infatti, stanno conquistando progressivamente quote di mercato grazie a veicoli dai prezzi maggiormente concorrenziali. Il numero uno di Stellantis lancia, dunque, anche un ulteriore allarme sui costi delle auto elettriche. Modelli che rischiano di non essere alla portata del ceto medio.
La differenza di prezzo tra veicoli europei e cinesi è significativa. Se la situazione attuale non cambierà, i clienti europei della classe media si rivolgeranno sempre di più ai modelli cinesi. Il potere d'acquisto di molte persone in Europa sta diminuendo notevolmente.
Secondo Tavares, l'industria automobilistica europea potrebbe essere costretta a ridurre in modo massiccio la sua capacità produttiva di fronte alla crescente concorrenza della Cina. Il numero uno di Stellanis spiega che i regolamenti vigenti nel Vecchio Continente fanno in modo che la produzione locale di veicoli elettrici sia circa il 40% più costosa rispetto a quella cinese.
Per il CEO, se l'Unione Europea non troverà una soluzione, ci potrebbero essere delle conseguenze molto pesanti per l'industria automobilistica del Vecchio Continente. Ci sono due strade che gli europei potrebbero prendere, ha detto Tavares.
Se mantieni aperto il mercato europeo, non abbiamo scelta: dobbiamo combattere direttamente i cinesi. E questo vale per l'intera catena del valore del settore automotive.
Seguendo questa strada, però, le conseguenze potrebbero portare a "decisioni impopolari". La capacità di produzione degli impianti europei potrebbe essere ridotta e alcuni impianti potrebbero essere chiusi e trasferiti in altri Paesi più favorevoli dal punto di vista economico.
Un'altra opzione, ha affermato Tavares, è quella di "reindustrializzare" l'Europa, per riportare in vita industrie e catene di produzione perdute. Dunque, per il numero uno di Stellantis servirebbe una politica commerciale differente. Tuttavia, alcuni Paesi europei potrebbero non essere entusiasti di una politica commerciale che imponga limiti alla Cina perché potrebbe influenzare i rapporti commerciali con questo Paese.
In definitiva, questa sfida è come la quadratura del cerchio. Nel contesto attuale, se non si fa nulla nell'Unione Europea, ci sarà una lotta terribile.
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Commenti
Anche nel peggiore dei casi la quota di mercato europea è destinata a crescere.
Non serve avere una sfera di cristallo.
Il mercato delle batterie non è dominato dai Cinesi
Quindi come ho detto si vedrà tra qualche anno se questi progetti andranno in porto no?
Sfere di cristallo?
Mi sembra vero il contrario, ti basi sul sentito dire, ripetendo le solite frasi da bar.
Fatti:
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I progetti annunciati negli Stati Uniti porteranno la capacità produttiva da 55 GWh/anno del 2021 a ben 1000 GWh/anno nel 2030.
Come puoi vedere dall'immagine anche in Europa ci sono decine di progetti in corso, alcuni già avviati, + altri più recenti non presenti nell'immagine (es. 7,3 miliardi di euro di CATL in Ungheria per 100 GWh/anno)
Secondo me devi farti visitare da qualcuno.
Ciao.
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DRAFT [ start ]
noi siamo anche inequivocabilmente sempre schierati dalla parte di quella certa industria dell'automobile [ automotive sector ] tuttavia quelle dichiarazioni esprimono forse le esatte condizioni che permettono a noi occidentali in occidente, di sottoporre quei salari a revisione e farne quindi oggetto di un nuovo e più attento esame, intervenendo poi con eventuali correzioni oppure modifiche, per aumentare infine gli stipendi.
l'industria dell'automobile dovrà pertanto ritrovare nuovamente quei " leaders " che dichiarano di voler affrontare la sfida mentre dovranno anche capire come competere e infine " intascarsi " quei clienti europei ma le " case automobilistiche " non potranno continuare a regalare automobili ai dipendenti né a quegli enti governativi, a discapito poi di cittadini, consumatori e contribuenti europei. quell'industria e settore " automotive " dovrà invece impegnarsi maggiormente per far nascere " alleanze e collaborazioni " con persone e gruppi che hanno un comune proposito quando agiscono in qualità di organizzazioni coinvolte e influenti nelle particolari aree dell'attività economica e di differenti settori dell'industria. l'industria dell'automobile dovrà così promuovere quel miglioramento delle condizioni salariali e che dovranno contemplare anche " fringe benefits " con un'indennità per l'autoveicolo [ car allowance ] e per completare lo stipendio.
DRAFT [ end ]
Mi sembri confuso: non parlavi di collaborazioni? Ora te ne esci con le aziende strategiche? Appena sei mesi fa il governo Draghi impedì la scalata a Robox, giusto per citare un esempio recente a caso. Ma ne puoi trovare svariate, soprattutto in ambito energetico e infrastrutturale.
ah parlo per sentito dire? bene, allora elencami le industrie eurpee strategiche nel settore della tecnologia a parte asml, prego.
La sorte dei motori a combustione interna è stata segnata definitivamente nel 2015 allo scoppio del Dieselgate.
Il nostro automotive, al traino da oltre 20 anni di una FIAT zombie, ha poche possibilità di reggere l'urto dell'elettrificazione.
Tavares c'entra poco.
Il problema dell'auto elettrica è nato proprio 10 anni fa.
Marchionne si mosse nei tmepi giusti, ha provato a fare lobbing per evitare che la regolamentazione si sbilanciasse a danno dei motori a combustione interna, ma ha perso.
A me sembra che parli per sentito dire e non conosca davvero il mondo reale. Parli poi di cominciare a cooperare quando c'è cooperazione da decenni.
ti faccio notare che oggi l'europa conta ZERO dal punto di vista tecnologico, l'unica azienda che conta è sotto pesanti ricatti, siccome di là cercano di sviluppare alternative ai sempre più pesanti blocchi internazionali, e noi di contro abbiamo una conoscenza data da università che non fanno altro che esportare esperti (che non hanno alternativa), una europa furba avrebbe cominciato a cooperare, con la prospettiva di avere un maggior peso. dici che sono io l'arrendevole? o quelli che non investono un centesimo e preferiscono pensare di avere sempre il c_lo parato?
fate quello che dico e non fate quello che faccio........la serie tipo è made in guangzhou, un bel tacer.............
Allora di che ti lamenti?
Guarda che di collaborazioni ne esistono a iosa. Quello che ti sfugge è proprio la necessità di partecipare in una collaborazione in maniera equa e per farlo è necessario riposizionarsi sul mercato.
Tu ragioni in maniera arrendevole, in quel caso non servono nemmeno le collaborazioni: cedi tutto e vai di decrescita felice così acceleri il processo.
"Non mi sono sfuggiti, solo che la Ford Europea e quella Americana ci azzeccano ben poco sia come auto prodotte che come motori, dubito che gli EcoBoost tre cilindri siano stati progettati da americani in america eh"
Questo discorso è completamente privo di senso. Ogni produttore personalizza i propri prodotti secondo il mercato di riferimento. Negli USA apprezzano pickup e auto di grossa cilindrata, il che non vuol dire che le auto siano tutte così o che multinazionali USA siano incapaci di fare motori piccoli come sostieni tu.
"L'idrogeno è un vettore e lo devi produrre, per produrlo hai bisogno di energia, il problema è che al momento di energia in eccesso per farlo non ne abbiamo"
Quello è un problema risolvibile, nel senso che non devi avere una produzione di massa per domani ma si parla di un decennio buono quindi gli investimenti in merito sono attuabili. Solo che neanche la distribuzione, ad oggi, è particolarmente attuabile.
"Per il discorso di Taiwan io non patteggio per nessuno, ma non darei cosi scontato che rimanga sempre indipendente in futuro"
Non è tanto una questione di patteggiare, ma di analizzare la situazione. Sono decenni che la gente dice che Taiwan verrà invasa e forse un giorno accadrà, ma di sicuro, con la situazione attuale, non è una passeggiata.
Vedo con piacere che non sono l'unico ad essere stanco dell'industria automobilistica che piange alla ricerca d'incentivi...
chiedo scusa mi ero scordato che la Panda di mia madre l'avevano costruita in economia (vetri piatti cruscotto ad amaca in tessuto) perchè la fiat che all'epoca aveva montagne di soldi per la progettazione e nonostante questo la vendeva sottocosto per pura filantropia !
Potreste rifiutarvi voi di produrre lavatrici piuttosto.... ma i margini vi fanno troppo gola
"Gomblottissimo !
il bildemberg ci comanda ha tutti !
ha stato il 5g bilgates e il vaccino che ha permesso che il popolo è in dittatura del nazismo !"
per il resto le previsioni macroeconomiche di studiosi complottisti, peraltro sempre esatte, prevedono la decrescita felice e l'utilizzo dell'idrogeno ricavato da fonti rinnovabili e la cura di tutte le malattie tramite l'utilizzo dei fiori...
Certo certo, torniamo sempre al solito discorso, i prossimi anni, ma voi fan dell'elettrico usate la sfera di cristallo per vivere? mah
Una cosa del genere avrebbe distrutto il mercato europeo, le case automobilistiche europee vivono anche di export… se perdi knowhow fai la fine di Nokia
Probabilmente avresti perso pure le supercar visto che un’elettrica da 10k tra un po’ le svernicia le vecchie termiche.
La concorrenza non sarà sulle auto di 40k, ma su quelle da venti.
Uno che compra una Cinese da 40 k è irrecuperabile.
Eh purtroppo non basta, la gente convinta di essere furba perche risparmia.
Idioti voi che avete portato tutto il knowhow lì e idioti gli acquirenti che sono convinti di risparmiare perché pagano meno.
Gli conviene vendere tutto prima che sia troppo tardi
Tra l'altro la Cina ha il petrolio e il gas russo. I media occidentali dicono che è venduto a prezzo scontato alla Cina. Noi invece abbiamo i rigassificatori e quindi oltre al tragitto USA-Europa del Gas abbiamo il costo di questi grandi impianti e il costo di liquefare (con enormi compressori che consumano energia elettrica a 50 centesimi al kilowattora) il metano. Quindi il gas (e l'energia elettrica) a noi costa molto di più che agli USA mentre il gas Cinese è a sua volta molto più economico di quello USA. A ruota seguono i costi dell'energia elettrica.
Il petrolio è venduto a prezzi scontati in Cina, oltre a questo usano molto carbone che ha prezzi da saldo.
Ho letto che in Cina quest'anno appena passato (2022) sono arrivati un quantitativo record di Gas che aumenta di anno in anno attraverso il power of siberia. Nei prossimi anni, le esportazioni totali di Gazprom verso la Cina dovrebbero raggiungere i 48 miliardi di metri cubi di gas all'anno. Fonte TASS.
Per dire l'Italia consuma 70 miliardi di metri cubi all'anno.
Sta parlando dei prossimi 10 anni, non di oggi.
Inoltre non c'è nulla di bloccato. Il motivo per cui devi attendere è che non possono venderti un auto termica se prima non ne hanno venduta una elettrica. Sono regole UE che vanno rispettate.
Io l'ho capita diversa. Ha dato un aut aut
-Riportare in UE le produzioni di base (materie prime etc..) facendo in modo che abbiamo lo stesso prezzo che hanno in Cina. Questo richiederebbe sussidi.
- Mettere dei dazi sulle produzioni estere. Questo non richiederebbe sussidi.
La Panda chiude tra 3 anni e non avrà successori.
Le regole UE non consentono più la commercializzazione di auto così economiche. Le leggi UE prevedono che gli operai devono andare a piedi o in autobus. Le automobili costeranno tutte care (anche quelle cinesi, se vendute nell'UE).
Non c'è nessun dominio cinese in quest'ambito.
La quota di mercato delle batterie prodotte in Europa e US non può che aumentare nei prossimi anni
basta far credere che le auto cinesi ti spiano e hai risolto! :D
Ah certo ora esce fuori che l'Italia non fà export, ma sei serio o credi veramente a quello che scrivi? Noi siamo sempre stati un paese fortemente esportatore e si l'agroalimentare conta eccome, visto che abbiamo una diversità e qualità di prodotti che altri si sognano, senza contare il settore moda, quello del lusso e non so quante altre cose.
Per il discorso dei giovani formati, sai vero che in Italia vengono a formarsi dall'estero nelle nostre università?
Se invece di sbraitare come al solito tu avessi letto meglio il mio messaggio, avresti compreso che parlavo di produzione fuori dalla Cina controllata però dalla Cina, il web e tuo amico ci sono dozzine di articoli sull'argomento, oppure filtri e accetti solo quelli che ti stanno bene?
Ok, e la produzione bassa dipenda da? scarsità di componentistica o cosa?
Non mi sono sfuggiti, solo che la Ford Europea e quella Americana ci azzeccano ben poco sia come auto prodotte che come motori, dubito che gli EcoBoost tre cilindri siano stati progettati da americani in america eh
L'idrogeno è un vettore e lo devi produrre, per produrlo hai bisogno di energia, il problema è che al momento di energia in eccesso per farlo non ne abbiamo
Per il discorso di Taiwan io non patteggio per nessuno, ma non darei cosi scontato che rimanga sempre indipendente in futuro
ma qua non ci sono correttivi, semmai ci sono altre scelte sbagliate. sta a te fare della cooperazione qualcosa di necessario, pena i soliti scontri di ideali che non portano a nulla. chi vede un approfittarsi del fallimento cinese nei prossimi anni farebbe meglio a mettersi l'anima in pace, loro sono un mercato in crescita dove hanno appena cominciato ad assaggiare il benessere, noi siamo benestanti di lungo corso con un mercato in restrizione. è presto fatto, un mercato che richiede una produzione di ricchezza elevata e che si isola è un mercato destinato a fallire.
Oh, si che lo sono. Non sono interessati a farci entrare nella Cina come entità territoriale, ma sono decisamente interessati a conquistarci come territorio.
E' una gara, tutti collaborano solo se lo reputano necessario. Il fatto che si siano fatte scelte errate in passato non implica il non poter e/o voler approntare correttivi.
Tu ci scherzi, ma in parecchi ne sono convinti.
Sta vendendo in perdita e regalando tutte le auto. Aiutate Tavares e Stellantis (sede fiscale in Lussemburgo)
https://www.clubalfa.it/436266-carlos-tavares-ha-guadagnato-667-milioni-di-euro-nel-2021
Guardate come sta vendendo in perdita!1!1!
https://www.clubalfa.it/436266-carlos-tavares-ha-guadagnato-667-milioni-di-euro-nel-2021
Un operaio cinese oggi può guadagnare più di molti dipendenti italiani (che lavorano 10h a 700-1000€ al mese).
ok, grazie per la dritta, ora devo capire come filtrare qua questi che non hanno un soldo in cassa da quelli che invece hanno un parco vetture. Sono stato in concessionari abbastanza grandi con una 30ina di macchine esposte. Magari e' proprio il mercato che e' fatto cosi', tocchera' rivolgersi all'estero.
e allora c'è poco da lamentarsi, si svilupperanno da soli, anche copiando se necessario, come stanno facendo, non si può pretendere di condannare stati facendo pesare una supremazia tecnologica e aspettarsi che non facciano da se, con le buone o meno. questo è quello che sta succedendo ed è quello che succederà, se si vogliono nuove opportunità di crazione di ricchezza bisogna imparare a collaborare, e a rispettarsi (ma nel vero senso etimologico del termine).
Quale concorrenza? Il mercato è già in mano cinese e possono sbarazzare la concorrenza pure da là.
L'espansione di CATL è a vantaggio di CATL ma nel momento in cui le fabbriche sono in suolo estero valgono le regole estere. In caso di tensioni le fabbriche possono essere sequestrate.
L’espansione di CATL è tutta a svantaggio dell’industria europea e americana, visto che così si sbarazzano di chi potrebbe fargli concorrenza.