
23 Gennaio 2021
BMW ha deciso di rimandare la nuova generazione della MINI a causa della Brexit ed in particolare per le incertezze sulle relazioni commerciali tra l'Unione Europea e l'Inghilterra. Con la terza generazione della MINI lanciata nel 2014, la quarta doveva arrivare tra il 2022 ed il 2023.
Tuttavia, Maximilan Schoeberl, portavoce della BMW, ha confermato che il nuovo modello sarà rimandato. Attualmente, la MINI poggia sulla piattaforma BMW UK11 la cui vita, dunque, è stata prolungata.
La maggior parte dei modelli del marchio, compresa la MINI Electric con 270 Km di autonomia di recente presentazione, sono assemblati all'interno dello stabilimento di Oxford, sebbene molte delle parti utilizzate siano importate dall'Unione Europea.
Con la Brexit, le normative in ambito commerciale rimarranno valide sino al 2020 ma successivamente entreranno in vigore quelle che saranno frutto della trattativa tra l'Inghilterra e l'Unione Europea. Il timore è che possano subentrare dei dazi sulle esportazioni delle autovetture prodotte verso l'Europa.
Tuttavia, alcuni modelli della MINI sono prodotti anche all'interno dello stabilimento Vdl Nedcar in Olanda e BMW ha più volte sottolineato che potrebbe trasportarvi in toto la produzione della MINI nel caso fossero decisi dei dazi per le esportazioni dal Regno Unito.
BMW, dunque, non intende investire sulla produzione della nuova piattaforma su cui sarà costruita la nuova MINI sino a che la situazione inglese non sarà chiarita. Il Gruppo tedesco sta anche risparmiando risorse per gli investimenti del suo progetto di elettrificazione che prevede il lancio di molti nuovi modelli e quindi ha deciso di rimandare il debutto della quarta generazione della nuova MINI.
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