Laffite Automobili, ecco le hypercar elettriche firmate Giugiaro

05 Maggio 2023 14

Laffite Automobili è una casa automobilistica fondata da Bruno Laffite, nipote di Jacques Laffite che è stato pilota di Formula 1 negli anni '70 e '80. La sede è in Italia a Torino. Nella settimana del Gran Premio di Formula 1 di Miami, il nuovo marchio ha svelato non una ma ben 5 nuove hypercar elettriche frutto della collaborazione con la GFG Style di Fabrizio Giugiaro.

5 vetture diverse ma tutte con alcuni punti in comune in modo che possano essere riconoscibili come modelli della nuova casa automobilistica grazie ad un family feeling che la GFG Style ha creato in meno di 6 mesi. I frontali di tutti i 5 modelli hanno in comune alcuni elementi di design: alettoni inferiori, barra orizzontale che integra i gruppi ottici e le uscite d’aria sui cofani.

Dunque, grazie alla collaborazione con Fabrizio Giugiaro sono state ideate la ATRAX, un "hyper SUV" pensato per uso fuoristradistico e una versione più stradale, la ATRAX STRADALE.

Abbiamo poi la BARCHETTA con il doppio parabrezza e i cockpit separati che è proposta pure in una variante chiusa chiamata BARCHETTA Coupé. Infine, è stata sviluppata anche la Laffite LM1, una vettura sportiva derivata dalle corse endurance ma omologata per la strada.

ATRAX E ATRAX STRADALE

ATRAX è un un hyper SUV estremo caratterizzato da enormi ruote all-terrain (quasi 1 metro di diametro), parafanghi di generose dimensioni e montanti anteriore e posteriore "separati" dalla carrozzeria per fungere da elementi aerodinamici. Sul frontale, in basso, è presente il winch, tipico delle vetture off-road, anche questo disegnato appositamente per la vettura. Spicca anche la ruota di scorta esterna tenuta da una struttura a “ragno” che funge pure da sistema idraulico per sollevarla.

La versione "stradale" presenta, invece, linee più pulite. Dietro, al posto della ruota di scorta esterna, troviamo un grande bagagliaio. Entrambi i modelli hanno in comune un alettone finale integrato ai parafanghi, mentre le luci posteriori rotonde di derivazione sportiva sono separate da una striscia luminosa rossa. L'abitacolo in comune tra i due modelli presenta un layout 2+1, una grande plancia ad ala e un volante in stile Formula 1 che integra un display centrale multifunzione. Gli specchietti retrovisori sono stati sostituiti dalle telecamere.

Sul powertrain sappiamo solo che sarà in grado di erogare 858 kW/1.167 CV con una coppia di 2.500 Nm. Quanto basta per raggiungere i 240 km/h ed accelerare da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi. Autonomia di 440 km e peso di 2.220 kg. Da una colonnina in corrente continua da 350 kW per passare dal 20% all'80% della carica servono 22 minuti. Il SUV presenta una lunghezza di 5 metri.

BARCHETTA E BARCHETTA COUPÉ

La BARCHETTA si presenta con due posti separati, due parabrezza individuali e l’halo, di derivazione Formula 1. Il parabrezza a cupola sdoppiata è un'idea che aveva sviluppato nel 1959 Giorgetto Giugiaro che poi aveva trovato applicazione sul prototipo Aztec del 1988. L’ultima sua sperimentazione formale di uno schema simile è stata proposta con la concept car Dora del 2020, che, come spiega Giugiaro, è in realtà l'inizio di questo progetto.

Per accedere all’interno, i due cockpit si sollevano in maniera indipendente ma contemporaneamente alle porte. Il frontale conferma gli stilemi Laffite con la particolarità della doppia fanaleria ben delineata e separata da un grande alettone integrato. Il posteriore è caratterizzato da un fanalino superiore continuo che funge anche da spoiler. La coda si chiude in alto con uno spoiler attaccato ai due finali dell’halo. La coupé si differenzia per la presenza di un singolo parabrezza. Il tetto, realizzato in carbonio, può essere rimosso per poter guidare all'aria aperta.

Parlando degli interni della BARCHETTA, dal lato del conducente ci sono tre monitor per la visione posteriore e laterale, mentre il passeggero può utilizzare il proprio monitor anche per altre funzioni. Anche in questo caso troviamo un volante in stile Formula 1. L’interno della variante coupé ha lo stesso schema stilistico della BARCHETTA: un unico ambiente separato da una struttura centrale.

Sulle specifiche tecniche sappiamo solo che potrà contare su 430 kW/586 CV e 990 Nm di coppia e che potrà accelerare da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi. L'autonomia arriva fino a 390 km.

LM1

Si tratta di una sportiva elettrica pensata per la pista ma omologata per l'utilizzo stradale. Molta attenzione è stata data allo sviluppo dell'aerodinamica per poter disporre del più alto carico aerodinamico possibile. La parte centrale del cofano ospita una grande uscita d’aria centrale, mentre sui parafanghi sono presenti delle alette attive. Posteriormente, invece, troviamo un grande spoiler attivo.

All'interno dell'abitacolo sono presenti due posti, sfasati per sfruttare al meglio lo spazio a disposizione. Anche su questa sportiva troviamo un volante in stile Formula 1 che integra uno schermo touch da cui è possibile gestire diverse funzionalità della vettura. I sedili sono fissi con la sola regolazione in altezza, in quanto pedaliera e piantone si muovono “verso” il conducente.

Sul fronte del powertrain, sappiamo che sarà in grado di erogare 858 kW/1.167 CV con 1.600 Nm di coppia. 410 km di autonomia ed un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 1,9 secondi.


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Commenti

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Ingegnere Elettrotecnico

Arti grafiche per drenare quattrini veri

Alessandro De Filippo

Ruote da trattori x campi inutile x la strada.

A morte il Troll

Dall'articolo dicono che le hanno presentate nella settimana del gran premio di Miami, quindi sembra che hanno esposto qualcosa di reale. Ma non saprei.

Il Robottino

Per l'Atrax, sembra quasi che ci sia lo zampino di Manhart, proprio quelli che hanno rotto il c4zz0 con le loro idee.

Disqutente

Ti sei salvato in corner con un EDIT.

Comunque una ruota da quasi un metro di diametro non puo che essere di buon gusto... in Texas dove Big is Better!

Disqutente

Leggo che la LM1 è omologata per utilizzo stradale. Ma quindi esiste un modello reale?
Perchè vedo solo rendering e non so come sia possibile omologare un rendering o una nuova vettura solo sulla carta.
Poi magari è possibile pure questo...

ACTARUS

Prima c'era l'iperstanda

rsMkII

Che eleganza e sinuosità! Di ottimo gusto!

EDIT: scusate ho sbagliato articolo

T. P.

cavolo si! :)

Proponiamolo alla Mattel che magari non ci hanno ancora pensato mentre le soffiano tutti i design

T. P.

sai che ho pensato la stessa cosa???

off

La ATRAX, che a me sembra cmq bella, ricorda molto un concept presentato al Salone di Ginevra del 2013 sempre Giugiaro.
https://uploads.disquscdn.c...

La Mattel dovrebbe riconsiderare il proprio business di modellini e buttarsi sulla produzione di vere e proprie automobili Hot Wheels

MatitaNera

Hypercar è proprio un termine da gente con il cervello piccolino...

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