
23 Aprile 2022
Le auto a noleggio vanno sempre più a ruba. Secondo l'analisi annuale su trend e furti elaborata da ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, nell'ultimo anno sono state 1.800 le vetture e i furgoni sottratti, quasi 5 ogni giorno. Si tratta di un dato in crescita dell'11% rispetto all'anno precedente. Un aumento che desta preoccupazione, in controtendenza rispetto al progressivo calo di furti di autovetture in Italia. Per gli operatori del noleggio un danno di 12,5 milioni di euro.
Il fenomeno, però, è ben localizzato. L'analisi evidenzia che il 90% dei furti sono concentrati nelle regioni Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Lombardia. Le organizzazioni criminali negli ultimi anni hanno ridotto i volumi delle auto sottratte per focalizzarsi su quelle più redditizie e appetibili per il mercato nero dei ricambi e per l’esportazione nei Paesi dell’Est Europa. Tra le vetture monitorate con particolare attenzione ci sono a quelle a noleggio, sempre nuove e non sempre custodite dalla clientela in modo adeguato.
Fortunatamente sta dando risultati positivi la controffensiva messa in campo dalle società di noleggio che, grazie alla dotazione di dispositivi elettronici, riescono oggi a recuperare quasi la metà dei veicoli rubati. Infatti, i tassi di recupero continuano a crescere e lo scorso anno hanno raggiunto il valore record del 50%. Giuseppe Benincasa, Direttore Generale di ANIASA, commenta in questo modo i risultati del report:
I nostri ultimi dati confermano e se possibile consolidano il negativo primato europeo e mondiale del nostro Paese nella graduatoria delle nazioni più colpite dalla piaga dei furti d’auto. La crisi economica degli ultimi anni ha spinto le organizzazioni criminali a puntare con crescente interesse verso questo redditizio business e, in particolare, verso la crescente flotta delle auto a noleggio a breve termine. Numeri significativi, cui si aggiungono quelli del noleggio a lungo termine e del car sharing e che portano a un totale di oltre 6.000 unità le vetture rubate ogni anno alle società di mobilità pay-per-use (lungo termine, breve termine e car sharing). Un fenomeno che in una fase di crisi acuta dell’industria turistica e di recessione economica mette a rischio la sopravvivenza di alcuni operatori meno strutturati.
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Commenti
Coincidenze? Non creto.
Magari risparmiano qualcosa rispetto al metterle in vendita per rinnovare la flotta.