Toyota lancia il primo veicolo del programma di supporto per le Olimpiadi di Tokyo 2020: uno shuttle elettrico che renderà il trasporto accessibile anche a chi non è nelle condizioni per poter guidare in autononomia. Il progetto si inserisce nella strategia di elettrificazione di Toyota, che prevede di lanciare le sue prime auto elettriche proprio nel 2020 | Toyota lancia l'offensiva elettrica: prime immagini delle future EV.

Il nuovo APM (Accessible People Mover) sancisce la partnership tra il Costruttore giapponese e i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020, al via a partire dal 24 luglio del prossimo anno. Si tratta di un veicolo progettato e prodotto espressamente per l'utilizzo nell'ambito della manifestazione sportiva: una soluzione pensata per offrire la mobilità "dell'ultimo miglio" (dove non arrivano i mezzi pubblici o privati) per un numero più ampio possibile di persone.

Del resto, la mission di Toyota - indipendentemente dai Giochi Olimpici - è la "Mobility for All": fornire a tutte le persone la libertà di spostarsi tanto in città quanto fuori. Toyota APM si configurerà come una navetta a zero emissioni che consentirà a tutti - dagli atleti ai visitatori - di raggiungere gli eventi e le location durante il periodo delle Olimpiadi. Grande attenzione sarà riservata a tutte quelle categorie per le quali gli spostamenti possono risultare problematici: dagli anziani ai diversamente abili, dalle donne incinte alle famiglie con bambini piccoli.

Spinto da un motore elettrico con velocità massima di 19 km/h, alimentato da una batteria che garantirà circa 100 km di autonomia, APM potrà accogliere 5 persone + il conducente oppure 2 persone + una in sedia a rotelle + il conducente. L'agilità nel traffico di Tokyo è assicurata dal raggio di sterzata di 4,8 metri e dalle dimensioni compatte (lunghezza 3,9 metri, larghezza 1,6 m, altezza 2 m). Toyota metterà a disposizione dell'Organizzazione un totale di 200 APM.