
Tesla 26 Gen
Tesla ha avviato un incredibile taglio dei prezzi anche in Italia per Model S e Model X. Le recenti decisioni prese oltreoceano che porteranno alla chiusura di tutti i punti vendita hanno permesso infatti di ridurre i costi operativi e abbassare quelli delle vetture.
Seppur si parli di un calo del 6% circa sul post ufficiale che riguarda per lo più la Model 3, ecco che i risparmi per i modelli di categoria più alta fanno segnare dei record senza precedenti.
La chiusura degli store porterà al licenziamento di numerose persone e lo stesso Elon Musk non lo ha nascosto, ma pare fosse l'unico modo per raggiungere l'obiettivo dei 35.000 dollari per la versione base di Model 3 (in USA, esentasse) e per rendere l'intero business sostenibile. Vediamo quindi il nuovo listino italiano aggiornato sfruttando il configuratore presente sul sito ufficiale e iniziamo dalla più costosa del gruppo, la Model X, sempre presente con due varianti.
Per la Model S arriva anche una nuova variante che vanta la medesima batteria ma limitazioni software che Tesla ha inserito per abbassare il prezzo d'acquisto, una tattica già utilizzata in passato dal produttore per poter ampliare l'offerta e che ricalca l'aggiornamento per il mercato americano. Adesso Tesla Model S è disponibile in Italia in tre varianti:
Nel calcolo dei prezzi finali considerate anche il supplemento di 980€ e le variazioni per la scelta degli optional, specie per Autopilot che è stato ora diviso su due livelli come specificato QUI. I dati sull'autonomia sono quelli dichiarati dal produttore, per l'autonomia reale di Tesla Model S e Model X fate riferimento alla nostra prova.
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Commenti
SUc4
Bene, allora saprà meglio di me il concetto di media aritmetica
io ne faccio 30.000 e sono insegnante
Leggi tutto, con calma.
Se usi tutti i 400 cavalli hai bisogno dei tappi per le orecchie
Tensioni sociali in arrivo, presto gli uomini torneranno ad ammazzarsi tra loro.
Primo io non ho offeso nessuno.
Se però tu sei abituato a farlo, beh, allora fermati qui che evito un ulteriore scambio di opinioni con te.
Il senso di quello che ho scritto è che in 4 ore non avrai autonomia per fare molto, nell'uso normale. Figurarsi la necessità di un viaggio serio che necessiti di avere una ricarica completa, o in gran parte completa (in 4 ore una Tesla, mi sa tanto che si trova il "serbatoio" poco oltre la riserva).
E dato che una Tesla non è l'auto che normalmente viene usata dalle casalinghe per passare in posta e dal panettiere e che nella vita non tutti possono permettersi l'auto per l'esigenza a, quella per la b e quella per la c, ribadisco la mia opinione (mia) che siamo ben al di là dal poter considerare le auto elettriche la soluzione alla mobilità dei prossimi anni.
La prossima volta mi spiegherò meglio. Così non ti offendi (e non offendi).
Lo è ancora il problema, certo negli ultimi anni è migliorata la densità energetica delle batterie, ma siamo ancora lontani anni luce da quello che si ha con i combustibili liquidi.
Non a caso le auto elettriche pesano molto.
Se vogliamo veramente ridurre l'inquinamento, non è di certo la soluzione le auto elettriche che non sono ancora pronte.
Ma la soluzione è cambiare la.modalità di trasporto, ridurre il traffico mediante potenziamento dei trasporti pubblici.
Guarda che anche noi vendiamo corrente elettrica.
Quello che non consideri è che se vuoi aumentare la quota di energia rinnovabile, devi creare una rete di collegamento tra i vari paesi, per cercare di stabilizzare la rete e ridurre i picchi di corrente o i deficit produttivi.
Non hai mai visto in Italia che abbiamo diversi bacini di acqua, dove compriamo di notte la corrente dalla Francia, a basso costo, per pompare l'acqua nel bacino superiore.
Di giorno invece l'acqua scende e attraverso una turbina pelton produciamo energia elettrica.
Questo è attualmente l'unico metodo economico che permetta di immagazzinare grosse quantità di energia
Ed appunto il problema era l'immagazzinamento dell'energia che invece ora è molto più fattibile(senza parlare della produzione)
Peccato che diverse zone siano completi sprovviste di stazioni, quindi senza mezzi su ruote non possono muoversi(non so te, ma farsi più di 20 km di sola andata per il lavoro tutti i giorni in bici è un po' pesante)
Molte nazioni hanno già raggiunto anche in Europa una produzione di energia che si basa più sull'esportazione, avendo superato la richiesta nazionale, non sono investimenti a breve termine ma progetti decenni fa
La svolta sui prezzi da parte di Tesla continua a tenere banco a Wall Street con il titolo del colosso delle auto elettriche che scivola ancora (oggi calo fino al 5% a 270$). A scatenare nuovamente le vendite contribuisce il giudizio arrivato da Barclays che ha confermato underweight tagliando il prezzo obiettivo da $ 210 a $ 192, che risulta la valutazione più bassa tra tutti gli analisti che seguono il titolo. Il consensus Bloomberg indica un prezzo medio di 325 dollari con 13 analisti che dicono buy e 14 che invece sono sell sul titolo.
“Gran parte della narrativa rialzista sul titolo sul fatto che Tesla è la prossima Apple, che vende veicoli elettrici ad alto volume ad un prezzo premium e con margini lordi elevati, una narrazione che vediamo compromessa dal recente taglio di prezzo e dalla chiusura della maggior parte dei negozi “, scrive l’analista di Barclays, Brian Johnson che parla di “non iPhone moment” alla luce della svolta annunciata nei giorni scorsi da Elon Musk.
In passato Tesla era stata accostata alla stessa Apple come possibile preda in ottica M&A del colosso di Cupertino.
La svolta low cost
Il titolo, che segna i minimi dallo scorso ottobre, aveva già reagito male il 1 marzo all’annuncio del prezzo più basso per avere la versione low cost della Model 3 a 35mila dollari, con un ribasso del 6% sul prezzo di listino. Contestualmente Tesla ha annunciato che venderà solo online le auto elettriche conseguenza diretta della politica dei prezzi bassi che ha adottato Tesla. Per raggiungere questi prezzi rimanendo finanziariamente sostenibili, tesla terrà solo pochi negozi fisici in posizioni strategiche. Da qui la società di Palo Alto prevede numerosi tagli al personale.
Elon Musk ha affermato che probabilmente Tesla non terminerà in utile il primo trimestre dell’anno, in quanto sta affrontando molte difficoltà nel portare le auto in Cina ed in Europa.
Guarda che la macchina elettrica è stata inventata 150 anni fa!!
Se poi hai veramente un'anima ecologica, vedresti che il treno è attualmente la massima espressione di efficienza energetica.
Nessuno stato ha risolto il problema della produzione d8 energia elettrica. Perché si sa che l'energia elettrica non si può stoccare se non per piccole quantità.
E uno dei problemi sono e saranno come fare a soddisfare una enorme richiesta energetica delle future auto a batteria è soddisfarla il più possibile con energia rinnovabile (che non è facilmente controllabile).
Nessun stato ha risolto questo problema, e non a caso l'Europa ha messo a disposizione fondi nella ricerca di come risolvere questo problema.
Ancora coi treni... Vabbè
Le infrastrutture e la produzione elettrica sono un grosso problema che altri stati stanno già risolvendo con output di produzione maggiori dei consumi nazionali, la cui differenza viene venduta a stati come il nostro che non ha fatto gli investimenti necessari per essere autosufficiente dal punto di vista energetico
Competere dal punto di vista energetico con un treno la vedo dura, visto che le attuali costose e pesanti batterie hanno una resa di carica e scarica del 50-60%.
Non hai inoltre considerato, che per poter sopportare una diffusione delle vetture a batteria, bisogna fare enormi investimenti in molte e nuove centrali elettriche e un update pesante della rete elettrica.
Le auto elettriche sono innovazioni che mirano a competere col motore a combustione, non con altri mezzi di trasporto(treni, bici ecc...), offrono motori con una resa migliore a livello energico rispetto a quelle a combustione interna, richiedono meno manutenzione avendo pochissime parti mobili, offrono prestazioni migliori soprattutto in ambiente urbano(frequenti partenze da fermo e velocità molto variabili), senza contare il lato emissioni che permette di non doversi porre problemi con i blocchi del traffico ed altre limitazioni
Il costo dei parcheggi con ricarica può sembrare alto ma rispetto al costo di gestione e costruzione di un distributore di benzina è inferiore, semplicemente siamo più abituati al secondo, mentre per l'autonomia anche auto più economiche elettriche riescono a garantire un'autonomia reale che arriva circa a 200km, non penso che sia molto comune dare così tanti km al giorno specie per chi vive in città, come detto per ora l'unica limitazione sono i viaggi lunghi che richiedono troppa autonomia
Sei proprio tonto..oppure o ci sei o lo fai . . Perché mi stai rispondendo senza neanche aver letto.. Ho parlato di 4 ore di ricarica per una completa ? Saluti
Per ricaricare una Tesla completamente altro che 4 ore... A meno di non avere stazioni ad alta potenza. Diciamo, che come le Tesla, sono cose per pochi.
Nel bilancio di un auto tra i 15/25.000€, un impianto di ricarica di potenza incide troppo per essere una scelta opportuna.
Sono tutte cose che al momento limitano enormemente la diffusione di queste auto, spinte solo ed esclusivamente dalla "moda mediatica" del momento, non da un vero motivo.
Si, lo so di essere polemico sulla questione. Ma una tecnologia ha senso se porta dei vantaggi nel suo uso, a mio parere.
Al momento, l'auto elettrica è vissuta come innovazione che ancora non è. È solo un modo scomodo, ma più costoso per fare quello che si faceva prima.
Meglio quindi usare mezzi elettrici adatti allo scopo (es. treni) ed altri sistemi di propulsione in altri ambiti (es. bici).
La cosa dei rabbocchi, se in molti dovessero usare auto elettriche, diventerebbe difficile da attuare. Che costo di impianto dovrebbero avere i vari parcheggi o centri commerciali (chi li paga?). E per i viaggi lunghi... Solo le Tesla che costano uno sproposito, arrivano a coprire distanze accettabili. Gli altri si sparano prima di arrivare a destinazione con un'auto elettrica.
Basta cercare 3 secondi: la chiusura degli store porterà un risparmio del 6% sui veicoli, mentre qua si parla di percentuali ben più elevate. Per questo ho detto abbattimento consistente dei prezzi, garantite dall'aumentare dell'efficienza della produzione. E' stata una scelta drastica, ma necessaria. Tesla non è ancora in una situazione finanziaria stabile, anzi, ancora ha trimestri in perdita dopo tutti questi anni e con tutti i vari colossi che stanno investendo pesanti cifre per raggiungerla, gli investitori avranno fatto di sicuro pressioni per ottimizzare i costi. Bisogna inoltre ricordare che tesla non ha alcun concessionario franchise, quindi tutti gli store erano di proprietà, un costo non indifferente.
Automoto / Mondo Auto
Altro che le auto, di elettrico servono aerei e navi
Una singola nave che inquina come milioni di automobili e aerei che emettono gas nocivi dove recano più danno. Ci vorranno decenni, ma è il caso di cominciare a cercare una soluzione anche per i grossi mezzi di trasporto
7 Voti
Pubblicato il 04 Marzo 2019 ore 17:30
Altro che le auto, di elettrico servono aerei e navi
4 min
La notizia circola da anni, ma di recente si è tornato a parlarne perché il termine “elettrico” è ormai sulla bocca di tutti: una singola nave da crociera inquinerebbe come milioni di automobili moderne.
Questo a causa dell’olio pesante che alimenta gli enormi motori di navi da crociera e da trasporto, che sarebbe 3500 volte più dannoso del diesel della nostra vettura a causa della grande quantità di zolfo. Non solo in navigazione: anche una volta in porto o alla fonda, il consumo di combustibile è sempre necessario per poter garantire i numerosi servizi di bordo di piccole città galleggianti da migliaia di passeggeri.
Si tratta certamente di sole 2500 navi da crociera in navigazione nel mondo contro miliardi di automobili, ma ciascuna di queste navi inquinerebbe come milioni di vetture di ultima generazione; non solo per via del carburante di scarsa qualità, ma anche per la totale assenza di sistemi di trattamento delle emissioni, che consentono a veleni come il “black carbon”, un killer molto più temibile del PM10, di disperdersi indisturbato nell’ambiente. In una città come Napoli, secondo l’Università Federico II e il CNR, gran parte dell’inquinamento deriva proprio dalle navi ormeggiate in porto.
Ora dal mare alzate gli occhi al cielo e osservate: probabile che vediate anche tre o quattro scie di condensa di aerei in volo ad alta quota. Perché il traffico aereo aumenta di anno in anno e basta una occhiata ad una applicazione qualunque per il monitoraggio del traffico aereo per capire che lassù in cielo c’è una seconda parte fondamentale del problema emissioni.
Interesting Engineering riporta alcuni dati secondo i quali un volo da New York a Los Angeles produce il 20% delle emissioni di un’auto in un anno intero; attualmente volano oltre 3 miliardi di passeggeri e in circolazione ci sono 1,5 miliardi di automobili, senza contare che le previsioni parlano di un aumento considerevole dei voli data la domanda in costante aumento.
Bisogna poi considerare l’impatto delle emissioni a seconda della tipologia di veicolo: l’impatto dei gas serra degli aerei sarebbe anche inferiore a quello delle automobili, ma gli aerei… volano e la dispersione dei gas ad alta quota causerebbe un impatto sul clima di fatto quasi tre volte maggiore.
E allora facciamo navi e aerei a batteria. Facile a dirsi, ma, per il momento, impossibile a farsi: far alzare un aereo passeggeri con la sola energia elettrica è impossibile. Le attuali batterie al litio non possono competere con le quantità di energia garantite dalla combustione del cherosene.
Si pensa già, ovviamente, alle nuove tecnologie, a batterie dalla densità enormemente superiore, ma ci vorranno decennni. Nel frattempo, si considerano soluzioni come quella di non consentire tratte inferiori a 600 miglia nautiche (1100 km circa), che rappresentano metà dei voli attuali, perché decollo e rullaggio rappresentano il 25% delle emissioni, un’inefficienza amplificata dalle brevi tratte.
Fra l’altro, proprio queste tratte potrebbero godere prima di altre delle future, nuove tecnologie ancora acerbe in termini di autonomia per tratte più lunghe. Airbus, ad esempio, starebbe considerando di elettrificare gli aerei a corto e medio raggio con una capacità massima di 60 passeggeri.
FP | Davide Saporiti
Automoto / Mondo Auto
Altro che le auto, di elettrico servono aerei e navi
Una singola nave che inquina come milioni di automobili e aerei che emettono gas nocivi dove recano più danno. Ci vorranno decenni, ma è il caso di cominciare a cercare una soluzione anche per i grossi mezzi di trasporto
7 Voti
Pubblicato il 04 Marzo 2019 ore 17:30
Altro che le auto, di elettrico servono aerei e navi
4 min
La notizia circola da anni, ma di recente si è tornato a parlarne perché il termine “elettrico” è ormai sulla bocca di tutti: una singola nave da crociera inquinerebbe come milioni di automobili moderne.
Questo a causa dell’olio pesante che alimenta gli enormi motori di navi da crociera e da trasporto, che sarebbe 3500 volte più dannoso del diesel della nostra vettura a causa della grande quantità di zolfo. Non solo in navigazione: anche una volta in porto o alla fonda, il consumo di combustibile è sempre necessario per poter garantire i numerosi servizi di bordo di piccole città galleggianti da migliaia di passeggeri.
Si tratta certamente di sole 2500 navi da crociera in navigazione nel mondo contro miliardi di automobili, ma ciascuna di queste navi inquinerebbe come milioni di vetture di ultima generazione; non solo per via del carburante di scarsa qualità, ma anche per la totale assenza di sistemi di trattamento delle emissioni, che consentono a veleni come il “black carbon”, un killer molto più temibile del PM10, di disperdersi indisturbato nell’ambiente. In una città come Napoli, secondo l’Università Federico II e il CNR, gran parte dell’inquinamento deriva proprio dalle navi ormeggiate in porto.
Ora dal mare alzate gli occhi al cielo e osservate: probabile che vediate anche tre o quattro scie di condensa di aerei in volo ad alta quota. Perché il traffico aereo aumenta di anno in anno e basta una occhiata ad una applicazione qualunque per il monitoraggio del traffico aereo per capire che lassù in cielo c’è una seconda parte fondamentale del problema emissioni.
Interesting Engineering riporta alcuni dati secondo i quali un volo da New York a Los Angeles produce il 20% delle emissioni di un’auto in un anno intero; attualmente volano oltre 3 miliardi di passeggeri e in circolazione ci sono 1,5 miliardi di automobili, senza contare che le previsioni parlano di un aumento considerevole dei voli data la domanda in costante aumento.
Bisogna poi considerare l’impatto delle emissioni a seconda della tipologia di veicolo: l’impatto dei gas serra degli aerei sarebbe anche inferiore a quello delle automobili, ma gli aerei… volano e la dispersione dei gas ad alta quota causerebbe un impatto sul clima di fatto quasi tre volte maggiore.
E allora facciamo navi e aerei a batteria. Facile a dirsi, ma, per il momento, impossibile a farsi: far alzare un aereo passeggeri con la sola energia elettrica è impossibile. Le attuali batterie al litio non possono competere con le quantità di energia garantite dalla combustione del cherosene.
Si pensa già, ovviamente, alle nuove tecnologie, a batterie dalla densità enormemente superiore, ma ci vorranno decennni. Nel frattempo, si considerano soluzioni come quella di non consentire tratte inferiori a 600 miglia nautiche (1100 km circa), che rappresentano metà dei voli attuali, perché decollo e rullaggio rappresentano il 25% delle emissioni, un’inefficienza amplificata dalle brevi tratte.
Fra l’altro, proprio queste tratte potrebbero godere prima di altre delle future, nuove tecnologie ancora acerbe in termini di autonomia per tratte più lunghe. Airbus, ad esempio, starebbe considerando di elettrificare gli aerei a corto e medio raggio con una capacità massima di 60 passeggeri.
FP | Davide Saporiti
RIPRODUZIONE RISERVATA
C'entra eccome, la mia idea di serietà di una società non si limita alla sua gestione dei listini.
Secondo, non sono ignorante, motori elettrici e inverter esistono da una vita, ma chi li ha utilizzati su un'auto come loro? Vuole inoltre dirmi che l'idea di aggiornare il software senza passare in concessionaria ma solo con una connessione è banale? Sì, per un telefono, ma per un'auto? Avere un'auto a trazione integrale con due motori invece che con strani differenziali o frizioni?
Le auto elettriche hanno dei limiti così come quelle a combustibile, con la differenza che queste ultime ormai hanno raggiunto limiti insuperabili.
Mi dispiace per i clienti Tesla degli ultimi mesi, ma si fidi che le loro Model S valgono comunque più di BMW e Mercedes della stessa età (relativamente al prezzo iniziale). Oggi auto a combustibile più grandi di una Polo nell'usato perdono valore in un attimo, se sono diesel in particolare ancora peggio.
Ma cosa centra questo con il taglio del listino?
Qui stiamo vedendo un'azienda che taglia del 30% il listino, facendo perdere valore a chi possiede già una tesla.
Poi quale sarebbe la tecnologia utile data dalla tesla?
Le batterie? Gli inverter? I motori elettrici?
Tutta tecnologia già nota e consolidata da un pezzo.
Le batterie attuali sono un gran limite, e infatti stanno limitando in modo pesante la diffusione delle vetture a batteria.
Puoi pensarla come vuoi, ma devi ammettere che la mossa di tagliare il listino in modo repentino non è proprio il massimo
In realtà non ha abbattuto granchè dal suo punto di vista guadagna sempre la stesa cifra, ha solo tagliato i costi eliminando tutti gli stores fisici con relativi lavoratori.
Altro che lodarne l'intraprendenza, ha guardato solamente agli affari suoi, che è sicuramente accettabile da un punto di vista economico gestionale, ma lungi dall'essere un'operazione umanitaria come sembra che la stiate definendo.
In 10 ore se hai il contratto da 3KW e ne usi solo 2, se invece ti fai un contratto da 6 (che costa esattamente come quello da 3KW + un costo fisso mensile di 6€) e ne impieghi 4.5, in sole 5 ore è carica (e la luce non salta dato che di notte usi molto meno di 1.5KW, o al massimo la attacchi ad una presa da 3 e ne hai altri 3 per il resto della casa, che è la potenza usata dal 99% degli italiani)
C'è anche da dire che inizialmente la Model S aveva 60 kWh di batteria e senza prestazioni troppo spinte, col tempo è arrivata ad avere 100 kWh e la versione Performance che naturalmente è più costosa di quella Long Range. In parte è per la concorrenza rappresentata da Jaguar I-Pace e Audi e-Tron, vero, ma è anche un segno che i prezzi delle batterie stanno finalmente iniziando a calare
Eh ma il problema è proprio quello, poter ricaricare l'auto a casa sarebbe una gran comodità se si avesse facilmente la possibilità di farlo. Ma ricaricare la macchina nella propria abitazione, significa avere un box auto e una propria colonnina (almeno la fast), perché utlizzare la presa normale a 220w, significa ricaricare una batteria di 500 km circa, in 15 ore se non più. E per utilizzare tutta questa energia devi per forza cambiare l'abbonamento del fornitore energetico, poiché il consumo di kW/h aumenterebbe a dismisura e quindi il risparmio dato dal non più utilizzo del carburante, andrebbe a perdersi. Però naturalmente, queste sono le parole di un italiano che vede questa nuova tecnologia avere ancora tanti ostacoli nel suo sviluppo. Di sicuro però la mia prossima auto sarà una ibrida
1. Gli agenti di commercio italiani (categoria più attiva tra gli automobilisti) utilizzano l'automobile per circa 17.000km all'anno mediamente. Questo significa 65km al giorno se consideriamo i giorni lavorativi. Ipotizzando di usarla per 100km al giorno, ricaricare una Tesla con l'impianto di casa durante la notte (nemmeno tutti i giorni) e magari alla colonnina del centro commerciale il sabato mentre si fanno degli acquisti o in paese per poi farsi una passeggiata non mi sembra questa grande tragedia. Non ho mai capito perché quando si parla di auto elettriche gli italiani si trasformano (a parole) in automobilisti da 80.000km all'anno.
2. Io vivo al nord, non so lei. Le posso garantire che le colonnine ci sono. Non sono milioni e non sono visibili come delle pompe, ma ci sono. E con l'utilizzo di qualche app si può tranquillamente pianificare un itinerario per andare ovunque senza paura.
L'auto elettrica impone un cambio di mentalità. Sono d'accordo nel dire che una persona che percorre 400km al giorno oggi debba rimanere sul diesel, ma per tutti gli altri comuni mortali l'elettrico va più che bene. E se penso ai commenti di molti amici che ho qui nella bergamasca mi viene da ridere. Con tutte le berline di lusso e i SUV che circolano nella mia provincia posso tranquillamente dire che, almeno qui, molte persone potrebbero permettersi una Renault Zoe, una Nissan Leaf, una Mini elettrica e in alcuni casi anche una Tesla.
Tesla ha dato inizio al processo che sta rendendo le auto elettriche accessibili, ha reso l'elettrico interessante anche agli occhi degli altri produttori, ha portato sull'automobile una quantità di tecnologia (utile) impressionante e parliamo di azienda non seria?
Allora è decisamente meglio spendere 40.000€ o più per una bella berlina a diesel che, senza alcuno sconto del produttore, il giorno dopo vale un terzo
Non esiste alcuna legge del "buonsenso" o della "fiducia dei clienti". Anzi, mi sembra fantastico che finalmente si intravede un abbattimento, consistente, dei prezzi.
Non capisco il senso del tuo commento:
La Tesla ha tranquillamente l'autonomia per fare un giro come quello che dici te, ma se preferisci la bici tanto meglio per la tua salute e l'ambiente
Ok, buon viaggio in treno
Così in 2 giorni riesci a passare in farmacia, fare la spesa e passare in lavanderia.
Quello che faresti in 2 ore in bici.
Oppure, mentre in 3 ore vai da Milano a Roma in treno, puoi passare dalle 6 alle 9 ore in auto. Con auto da 100.000 €.
Un buon passo avanti.
Ma questa gente è malata.. perché ????????
Sei un mongo e pure loide!
Il motore a benzina perde il 70% in calore. Quello elettrico ne perde 5
Un solo nome: Musk
Le sue scommesse sono sempre fuori dal comune. Ma come visto nell'articolo, i margini di guadagno dei concessionari sono del 25-35%
O bonus
Che se si vuole cambiare la modalità degli spostamenti bisogna per forza pensare ad un auto per le tasche del popolo.
Altrimenti è un fallimento totale
Compri un auto e dopo poco tempo costa 1/3 in meno quindi anche la tua usata vale dopo pochissimo tempo 1/3 in meno oltre alla naturale svalutazione ... e ti chiedi che legge ha infranto tesla? Ha infranto la fiducia dei suoi clienti, ha infranto il buonsenso solo per far parlare di se.
Dopo questa notizia io non comprerei una tesla perche vai a sapere quanto costa il giorno dopo...
Quando ho controllato dal sito senza aver letto la notizia pensavo fosse un bug, che differenza enorme per la P100D...
È solo un inutile e patetico troll. Ha all'attivo due commenti, nel primo vestiva i panni del deluso possessore di una Nissan Leaf, che come questa consumava troppo ;)
Quando la model s uscì anni or sono i prezzi erano questi. Poi si sono gasati e pian piano hanno aumentato i prezzi. Adesso che c'è concorrenza devono abbassarli di nuovo
Nord
Io ho in progetto di prendere una S5 ma non nuova semplicemente perché le auto nuove non le comprerei mai siano panda, golf, S5 o RS6, in quanto credo siano gonfiate del 30% del prezzo che secondo me valgono.
Se non sai investire si. Sto ben distante dall'Italia visti i tempi che corrono. Mi dispiace solo di non aver scommesso sull'aumento dello spread l'anno scorso.
Il problema è la mentalità, finché pensiamo alla ricarica di come il pieno della macchina a combustione sarà sempre impossibile, invece bisogna pensare a tanti piccoli rabbocchi, per esempio dalle mie parti alcuni Lidl hanno aggiunto dei parcheggi riservati per auto elettriche con colonnina di ricarica, mentre fai la spesa ricarichi la macchina, anche per Milano molti parcheggi sono attrezzati quindi mentre sei al lavoro o in giro la macchina si ricarica, anche se poco alla volta alla fine l'autonomia ce l'hai, il problema sono i viaggi lunghi dove ti fermeresti solo per rifornirti
Ma 1700 a nord o al sud?
L'elettrico lo vedo come chi non può permettersi un'auto dalle generose prestazioni ma a benzina. Quindi definisco elettrico come auto del popolo nel senso che tutti dovrebbero permettersele. Ma con quei prezzi la vedo difficile.
ma infatti mi chiedo tutti quelli che comprano auto da 50k quanto devono guadagnare
Sì, ma è il recupero dal casino fatto dai 2 imb*cilli, considerando 2 anni è lo 0%
Ovviamente si scherza eh...Anche se conosco operai che si son presi macchinoni di svariate decine di migliaia di euro, per passione delle auto si intende! Chiaramente hanno risparmiato per anni ed anni...