
24 Ago
Il fondo di investimenti ZMP e Hinomaru Kotsu, uno dei principali operatori nel settore taxi di Tokyo, hanno iniziato a testare una serie di taxi autonomi nella capitale giapponese. Obiettivo? Arrivare alle Olimpiadi del 2020 con una flotta di taxi senza conducente, per tutti.
Fino all'8 settembre, i cittadini di Tokyo potranno provare l'esperienza di farsi portare da A a B tramite dei monovolume Toyota specialmente allestiti con un sistema di guida autonoma in grado di gestire acceleratore, freno e sterzo. Tutto si gestisce tramite app, dalla prenotazione al pagamento fino allo sblocco della portiera per accedere al veicolo, ad un prezzo di circa 11,50 euro a corsa. A bordo è comunque presente un conducente in grado di prendere il controllo del veicolo in caso di emergenza.
Il percorso di questo progetto pilota - il primo servizio al mondo di taxi autonomi che coinvolge passeggeri paganti - prevede ogni giorno quattro giri completi (andata e ritorno) tra i quartieri di Otemachi e Roppongi, distanti tra loro circa 5,3 km.
I servizi di taxi e ride-sharing a guida autonoma sono visti di buon occhio dall'amministrazione di Tokyo, nonché dal Governo giapponese, come una soluzione utile a ridurre pesantemente il traffico di veicoli privati nella metropoli. In più, l'imminenza dei Giochi Olimpici rappresenta un'occasione unica per intercettare, tramite i taxi a guida autonoma, l'interesse dell'elevato numero di turisti in arrivo in Giappone.
Nella giornata di ieri, Toyota ha annunciato un investimento di 500 milioni di dollari in Uber, nell'ambito di una partnership per lo sviluppo di un servizio di ride sharing a guida autonoma accessibile attraverso l'app della società californiana.
Commenti
Non è detto che se tutte le auto in circolazione fossero autonome il traffico verrebbe ridotto, potrebbe persino aumentare:
- chi sarà senza auto di proprietà potrà comunque pagare una corsa come succede già ora con i taxi, la differenza è che il costo sarebbe molto minore e quindi aumenterebbe il numero di corse
- tutte le persone che ora non possono guidare, disabili, minori, anziani, persone senza patente, potranno spostarsi in auto senza il bisogno di un autista munito di patente
Ciò potrebbe comportare un aumento del traffico, a meno che la dimensioni delle auto non diminuiranno (anche se penso si diffonderanno veicoli piccoli, come l'attuale tweezy, con 1 o 2 posti per comodi trasporti in città) e/o non si diffonderanno mezzi di trasporto alternativi.
=))
=)
Mica per le persone "in più" =)
Sono d'accordo, vivendo in una metropoli incasinatissima(Rm) è diventata ingestibile la situazione, sia traffico che parcheggio :\
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Mi viene in mente X-Files. Chi l'ha vista la puntata dove Mulder non ha voluto dare la mancia al cuoco-robot giapponese?
A Tokyo ci sono 35.000.000 di abitanti. Non penso che quei 100.000 in più durante le olimpiadi cambiano molto ;)
Spero di andarci nel 2020!
No no... semplicemente non sono un bacchettone. Ma ho fatto anche il giro dei templi eh XD
Per la quantità di gente =)
O si devi essere veramente uno fico =)
Le mie scopate me le sono fatte a Tokyo... quindi proprio freddi freddi non lo sono ahahahaha
Buonafortuna
Si sono stato a Tokyo e ci tornerò per le Olimpiadi.
Ti sbagli, sei mai stato a Tokyo? è già abitata SOLAMENTE da robot =)
I turisti spesso pensano che i Giapponesi siano razzisti perchè non si legano ai turisti, la realtà e che sono freddi anche tra di loro. Secondo me sono dei robot =)
Tra qualche secolo Tokyo sarà abitata solo da robot
Quello della riduzione del traffico e metterei a che la riduzione dei parcheggi necessari, sono cose che spesso si dimenticano quando si parla di guida autonoma,ma in certi casi saranno di vitale importanza:)
In Giappone sono troppo avanti
Taxi 24/24 7 su 7 ad un prezzo ridotto o in abbonamento. Il futuro si fa sempre più smart
"I servizi di taxi e ride-sharing a guida autonoma sono visti di buon occhio dall'amministrazione di Tokyo, nonché dal Governo giapponese, come una soluzione utile a ridurre pesantemente il traffico di veicoli privati nella metropoli." come da noi insomma