Squali e giaguari nascosti: gli Easter Egg in auto

31 Marzo 2018 0

Come ogni anno, anche quest'anno il periodo pasquale è arrivato portandosi dietro il consueto pacchetto "tutto compreso" fatto di pranzi infiniti, meteo instabile, la solita indecisione su cosa fare a Pasquetta, colombe farcite e uova. Tante uova corrispondono a tante sorprese, alcune più utili di altre, ma tutte gradite.

Tante anche le sorprese nell'uovo di Pasqua nel paniere dei costruttori automobilistici. Non ne avete mai sentito parlare? Forse perché spesso ci si riferisce a queste con l'inglese "Easter Egg", termine con cui il Cambridge Dictionary definisce

"una sorpresa nascosta o una funzionalità extra che viene inclusa in qualcosa come un videogioco, un software, un film, pensata per divertir chi la cerca e chi la trova per caso".

In ogni caso, la sostanza è: strappiamo un sorriso ai nostri clienti, facciamogli scoprire i dettagli più nascosti e curiosi delle loro auto, incrementando la fidelizzazione e rendendoli sempre più orgogliosi di appartenere ad una comunità di automobilisti soddisfatti.

Tesla: più libertà con gli aggiornamenti OTA

Non si può parlare di "comunità" senza menzionare i proprietari Tesla. Sulle pagine di HDmotori vi abbiamo spesso raccontato degli Easter Egg che gli sviluppatori della casa di Palo Alto si divertono a includere nelle release software dei propri modelli elettrici, agevolati anche dalla modalità di aggiornamento via internet.


Sorprese per tutti i gusti e di tutti i tipi: dalla tavoletta grafica integrata nel grande display dell'infotainment, alla modalità di navigazione su Luna o Marte, passando per la strumentazione che trasforma la strada in una pista arcobaleno in omaggio a Mario Kart. Senza dimenticare chicche meno "pasquali", ma sempre scenografiche, come il modellino dell'auto nella strumentazione che si trasforma in una slitta di Babbo Natale, la funzione che "anima" fari e portiere posteriori a ritmo di musica oppure ancora il computer di bordo che trasforma l'auto in una Lotus Esprit Submarine.

Jeep: una storia da valorizzare

Un'altra casa automobilistica famosa per le "sorprese" nascoste dai designer è Jeep, che da diversi anni si diverte a far trovare ai propri clienti - anch'essi inscrivibili nella grande community dei Jeepers - numerosi riferimenti alla propria storia di successo iniziata nel 1941 con la Jeep Willys. Ed è proprio questo iconico modello che ritroviamo, sotto forma dell'iconica griglia a sette feritoie con i due fari circolari ai lati, su tutti i più recenti modelli del marchio. Nel solo Renegade se ne contano più di 30: praticamente, c'è una piccola Willys in ogni dettaglio, anche quello meno nascosto.

Qualche esempio? La base dello specchietto retrovisore interno, la copertura dei fari posteriori, la sorgente dei proiettori anteriori, la parte interna dei cerchi in lega e la cornice degli speaker. Tanti anche i riferimenti all'avventura, come la mappa alla base del portaoggetti anteriore, la tanica della benzina ripresa nella forma dei fanali posteriori e nel tettuccio apribile, gli spruzzi di terra e fango al posto della "zona rossa" del contagiri e tanto altro.

Jaguar E-PACE: un cucciolo di giaguaro

All'insegna dell'appartenenza sono anche gli Easter Egg disegnati per Jaguar E-PACE, il piccolo SUV del giaguaro che gioca proprio sulle proprie dimensioni compatte all'interno di una gamma storicamente nota per grandi berline e sportive.


Così, alla base del parabrezza e nella proiezione della luce antipozzanghera, troviamo il disegno stilizzato di "mamma giaguaro" (teoricamente F-PACE, ma anche F-Type) con il proprio cucciolo al seguito. Per non parlare della trama maculata per non far scivolare il contenuto dei vani portaoggetti...

Opel e gli squali: un binomio che non ti aspetti

Un Easter Egg che non ci si aspetta è quello di Opel: chi di voi ha mai notato che, nascosti nei punti più remoti di Opel ADAM, Corsa, Astra, Insignia e Zafira, da qualche anno a questa parte ci sono continui riferimenti al mondo degli squali? Oggi, i disegni stilizzati del predatore degli oceani escono allo scoperto, e si trovano anche sui più recenti Crossland X e Grandland X.

Ma perché proprio lo squalo? Opel ce lo spiega così:

Tutto iniziò una domenica pomeriggio del 2004 quando Dietmar Finger, designer di Opel, era a casa e stava lavorando a un progetto per la nuova Corsa. In particolare stava pensando al poco spettacolare pannello del cassetto portaoggetti passeggero, che resta invisibile per la maggior parte del tempo. Però, quando il vano è aperto, questo pannello deve garantirne la stabilità, cosa che accade grazie alle nervature integrate nella superficie di plastica. Dietmar aveva il compito di disegnare queste nervature, ed era esattamente quello che stava facendo quando il figlio gli si avvicinò, diede un'occhiata al disegno e gli disse “Papà, perché non fai uno squalo?” “Ma certo, perché no?” pensò il designer, e diede alle nervature la forma di uno squalo, facendo così nascere un'idea e una passione. Il giorno seguente mostrò lo squalo a Niels Loeb, all'epoca designer capo di Corsa, il quale sposò immediatamente l'idea. Lo squalo nel cassetto entrò nella produzione di serie e fu così che iniziò il successo dello ‘squalo Opel’.

Gli squaletti di Opel, dall'oceano alle vetture di grande serie, si trovano non solo nella nervatura di supporto al cassetto portaoggetti, ma anche alla base del pozzetto anteriore, sulle pareti dei pannelli porta anteriori e in tanti altri posti che non possiamo svelarvi adesso, altrimenti che gusto ci sarebbe?

Adesso però tocca a voi andare alla ricerca degli Easter Egg all'interno della vostra auto: se ne trovate qualcuno, non dimenticatevi di segnalarcelo nei commenti.

Buona ricerca e, naturalmente, Buona Pasqua a tutti dalla redazione di HDmotori!

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