
17 Agosto 2019
Farla ancora più veloce di quanto non lo sia già? Sembrava impossibile, e invece in Bugatti ce l'hanno fatta, presentando al Salone di Ginevra la nuova Bugatti Chiron Sport. Il nome non sarà certo dei più originali e fantasiosi, ma è la sostanza quella che conta qui, no?
E allora, se vogliamo parlare di sostanza, cominciamo da quei piccoli grandi accorgimenti che rendono la Chiron Sport più veloce della Chiron "tradizionale". Prima di tutto, in Bugatti hanno realizzato sospensioni più rigide, che includono un nuovo controllo degli ammortizzatori (più rigidi del 10%). Poi, è stato reso ancora più preciso e reattivo lo sterzo, perché si sa che un grado in più di sterzata fa la differenza nel tempo sul giro. E poi c'è il Dynamic Torque Vectoring, che distribuisce la coppia individualmente ad ogni ruota, migliorando in modo significativo il comportamento e l'agilità della vettura in curva.
Anche l'alleggerimento complessivo della vettura ci mette del suo: l'ago della bilancia segna -18 kg, grazie all'utilizzo di nuovi componenti, come i cerchi ultraleggeri "Course", il lunotto posteriore in vetro leggero, il deflettore posteriore con quattro scarichi circolari anziché quello unico triangolare e i numerosi elementi in fibra di carbonio, come i telai delle spazzole tergicristallo, più leggeri del 70% (o 1,4 kg).
Più veloce, sì ma quanto più veloce? Al circuito di Nardò, i collaudatori Bugatti hanno registrato un temp sul giro più veloce di ben 5 secondi rispetto a quanto ottenuto dalla Chiron di partenza. La Sport si è distinta per un handling sempre sicuro anche in curve percorse a velocità superiori a 200 km/h.
Il look di Chiron non cambia, ad eccezione per lo scarico posteriore e per la trama dei fanali posteriori a LED, oltre che per le nuove combinazioni cromatiche. A Ginevra, l'esemplare esposto prevede una tinta Italian Red per la parte anteriore e fibra di carbonio a vista per quella posteriore. Nuovi colori sono rappresentati dal French Racing Blue, dal Gris Rafale e dal Gun Powder. La griglia anteriore nera prevede il numero 16 - ad indicare l'unicità del motore 16 cilindri a W - stampato nel contrastante Italian Red.
Dentro, invece, il colore dominante è il nero: tutti i comandi hanno una finitura anodizzata nera, mentre lo sterzo e la leva del cambio sono caratterizzati da un rivestimento in pelle scamosciata. Il tetto, infine, è rivestito in Alcantara, materiale che interessa anche i pannelli porta, la parte inferiore della console e la parte interna dei sedili. La parte esterna è invece rivestita in pelle, così come la parte interna dei pannelli porta e la palpebra della strumentazione. Alcuni tocchi di fibra di carbonio, poi, ricordano che siamo su un'auto più leggera e caratterizzata da un prezzo stellare.
Il listino della Chiron Sport - contando che l'esemplare esposto a Ginevra è dotato di tutti gli optional previsti - è di 2,98 milioni di euro.
Commenti
la chiave come tante del gruppo Volkswagen ha la parte in metallo per aprire le portiere in caso di necessità e per chiudere il cassetto portaoggetti. E' comunque dotata di tecnologia keyless.
Che differenza fa se hai una chiave di una Panda o di una Ferrari quando con questa macchina "ch*avi" a prescindere?
Sì ma la Panda non ha la "seconda chiave"...
Ahahahah vero. Anche Ferrari - inspiegabilmente - ha ancora delle chiavi che definirle old-style è un eufemismo :D
una Chiron da 3 milioni di €, con le chiavi di accensione di una PANDA.....mah.