
12 Gennaio 2018
Si tratta di un progetto ambizioso ma le implicazioni e le applicazioni sono degne di nota. E, soprattutto, è un progetto già in corso e non un'ipotesi su un futuro ipotetico. Nissan Brain-to-Vehicle è la tecnologia che collega il cervello umano all'auto, abbracciando due macro-scenari.
Il primo riguarda quello della guida manuale e della sicurezza: anche con il miglior conducente, con tempi di reazioni da "pilota", il tempo tra l'attivazione cerebrale e l'applicazione dei comandi rappresenta quello che nel mondo dei computer, specie dei videogiochi, viene definito come "input lag": la latenza tra comando ed esecuzione dello stesso. Il paragone è ovviamente generico e ci sono varie differenze, ma è indubbio che se riuscissimo ad eseguire un comando nell'istante stesso in cui lo pensiamo, tutto sarebbe più rapido e, in cascata, più sicuro se applicato alla guida.
E' proprio questo uno dei primi risultati della sperimentazione di Nissan: non appena il conducente si appresta ad eseguire un comando (sterzo, acceleratore o freno), l'auto fa scattare un modello previsionale, attivando i sistemi di assistenza alla guida così da - impercettibilmente - applicare il comando stesso. Nella pratica, l'anticipo va dagli 0.2 agli 0.5 secondi rispetto alla guida di un conducente non aiutato da questa tecnologia.
L'altro campo in cui il B2V potrebbe risultare utile è quello della guida autonoma: in un futuro dove il pilota automatico sarà diffuso e applicato da ogni produttore, avere un cervello elettronico in grado di guidare in maniera più simile a quella a cui l'umano è abituato farà la differenza. E la farà soprattutto nel comfort ma anche nelle sensazioni, proprio come quando siamo "indispettiti" dalla guida di un altro umano, magari troppo diversa dalla nostra nell'intensità delle frenate o nel modo in cui si affrontano le curve.
Addestrare l'auto a guidare secondo il nostro stile - e in generale secondo uno stile meno "meccanico" - migliorerà l'esperienza a bordo a vantaggio del comfort durante il viaggio.
Oggi tale sistema costringe ad utilizzare caschetti poco pratici da indossare, utilizzabili sì su auto-laboratorio ma non applicabili alla guida di tutti i giorni. I sensori, però, diventeranno sempre più sosfisticati in futuro, e integrare una tecnologia del genere nei sedili o in un dispositivo indossabile potrebbe trasformare completamente il rapporto con l'auto, consentendo al tempo stesso una raccolta dati ben più ampia che porterebbe il tutto nel settore dei big-data...provate ad immaginarvi quali evoluzioni tecnologiche potrebbero derivare da un parco utenza di centinaia di migliaia di letture in condizioni di guida reale!
Commenti
vero, se già nelle tre corsie è un dramma, sulla Milano-Bergamo ho sempre la sensazione di essere in un'ambientazione a metà tra western e tron con veicoli che fanno traiettorie improbabili
Biciclisti?
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Vero!
Lo ha detto Gioele Dixan...
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Muoiono i dirupi.
Io uso le mani!
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Hahahahah volevo dire la stessa cosa. A volte penso guardo sto c.... mo lo investo che succederebbe :ae:
quel che è peggio è che non tutti gli automobilisti sono anche dei ciclisti ;)
Infatti le scimmie probabilmente sarebbero più capaci di tante persone alla guida... :D
alcuni si trasformerebbero in super piloti, altri tirerebbero fuori tutta la loro ignoranza
L'auto si dovrebbe sempre guidare "con la testa"!!
purtroppo è veramente incredibile, non c'è proprio verso di farlo capire... e il fenomeno si accentua nei tratti a quattro corsie, dove il codice della strada sembra non esistere più
Hanno anche studiato appositi cartelli e segnalazioni per quei fenomeni - "usare la prima corsia" - di facile comprensione no? ma niente, non c'è nulla da fare
Dimentichi quelli che in autostrada si piazzano in seconda corsia e non si schiodano da lì qualunque sia la loro velocità. A partire da quelli che viaggiano a velocità lentissime per arrivare a quelli che nemmeno se si trovano un camion in sorpasso ai 90 km/h si spostano sulla terza per sorpassare!
Mi fido di più delle guida autonoma che dei cojoni che si trovano per strada.
Ogni tanto mentre guido in montagna mi immagino cosa succederebbe se cadessi nei dirupi vicini, quindi morirei in questo caso?
Che poi penso....ma i ciclisti non sono anche loro automobilisti?!
L'auto non si dovrebbe guidare, o meglio, non dovrebbe essere guidata da esseri umani.
Che io sappia nero videogiochi l'input lag è tra quando si muove il sistema che si sta utilizzando per controllare, che sia il mouse o una levetta del joypad, e quando realmente sul monitor avviene cambiamento. Qui mi pare si parli più che altro di tempo che passa tra quando si prende una decisione, ad esempio frenare, e quando il piede affonda il pedale.
Detto questo, prima smettiamo di guidare meglio è.
Quelli che escono dallo stop in modo selvaggio costringendoti ad una frenata e poi si mettono ad andare ai 25-30 all'ora... sono il top (o quasi) della stupidità al volante
L'auto si DOVREBBE guidare col cervello, purtoppo parecchi non lo fanno
speriamo diano un cervello anche ai ciclisti.
L'auto si guida con la mente nel ces e il piede sulla tavoletta
La vera rivoluzione avverrà quando con la mente si riuscirà a mandare 4ff4nculo tutti quegli automobilisti incivili: quelli che non si fermano alle strisce pedonali in presenza di pedoni, quelli che non mettono la freccia, quelli che in tangenziale piena di traffico ti stanno attaccati al cul0 sfareggiando come se non ci fosse un domani, quelli che fanni zig-zag tra le macchine e via discorrendo..
Mi viene inmente solo la parola 'minestrone'.