
20 Gennaio 2018
Negli ultimi 30 anni Audi ha consolidato la propria reputazione di brand premium a tutti gli effetti, e in questo percorso il design conservativo ma iconico del marchio ha giocato un ruolo fondamentale: chiunque, oggi, è in grado di distinguere un'Audi da un'altra auto. Un po' meno semplice, almeno per i meno esperti, è invece riconoscere di quale Audi si tratti, in quanto il family feeling marcato degli ultimi decenni ha portato ad una gamma decisamente "livellata", senza particolari guizzi di originalità.
Oggi, però, la musica cambia. A dirlo è lo stesso capo del Design Marc Lichte, che in un'intervista ad Autocar ha ufficializzato l'avvio di un nuovo corso stilistico per il brand dei quattro anelli, pensato per annullare il cosiddetto "effetto matrioska": auto identiche con dimensioni diverse. Una strategia pensata per rendere subito riconoscibili le Audi nei paesi emergenti, come la Cina, e che ha indubbiamente avuto i suoi frutti.
A dire la verità, la differenziazione del design Audi è iniziata già nel 2016, quando al Salone di Ginevra Audi presentava Q2, un SUV compatto dall'indubbia originalità, disegnato e ingegnerizzato in collaborazione con Italdesign: può piacere oppure no, ma in quel momento Audi ha comunicato l'esigenza di staccare dal design compassato delle Audi degli anni 2000, in favore di qualcosa di più fresco e caratterizzante.
Secondo Marc Lichte, ogni Audi, a partire dalle prossime A1, Q3 e A6, tutte confermate per il 2018, avranno modo di distinguersi maggiormente l'una dall'altra. Già da oggi, la gamma si articola su tre diverse "linee" di prodotto: i SUV, le berline e le sportive. Nei prossimi mesi e anni, questa distinzione sarà più netta, e ogni modello avrà "tratti somatici" e proporzioni che lo renderanno riconoscibile al primo sguardo.
A rendere ancora più liberi i designer ci penserà la graduale evoluzione verso l'auto elettrica, a cominciare dalla e-tron quattro, il primo SUV elettrico di Audi, in arrivo quest'anno:
Oggi riconosciamo che c'è più spazio per una maggiore differenziazione. I designer avranno maggiore libertà di espressione, in quanto produrremo veicoli con sbalzi ridotti e cofani più bassi, per un design complessivamente più attraente.
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