
30 Gennaio 2018
C'era una volta lo Speed R, e per molti c'è ancora. Forte di un ottimo successo di vendita, il top di vendita della gamma stradale di Shark, la Pulse, è stato sostituito da un modello in fibra, lo Shark Spartan. Declinato nella versione Spartan e nella più "lussuosa" Spartan Carbon, il casco è uno sportivo che non guarda alla pista dato che sfoggia caratteristiche prettamente stradali come il visierino parasole ad esempio. Però è comunque figlio del mondo sportivo vista l'ottimizzazione aerodinamica enfatizzata anche dagli spoiler posteriori o dallo studio di fluidodinamica (tramite simulazione virtuale) che ha portato ad una forma compatta con una struttura in grado di scaricare bene il peso, già ridotto, più sulle spalle che sul collo, evitando stress per i muscoli che sorreggono la testa. A tutto questo si aggiunge poi un particolare tecnico che diventa anche elemento che rafforza il marchio: la pelle di squalo.
Con buona pace di tutti noi, e degli ambientalisti, gli squali ci hanno messo solamente l'ispirazione e non la loro vera pelle: si tratta di un rivestimento texturizzato che serve a migliorare la resa aerodinamica in una zona notoriamente problematica sotto questo aspetto.
La moda del momento impone caschi sempre più compatti. Così sono nate le diverse misure di calotta e Spartan Carbon ne propone due per coprire le varie taglie risultando meno ingombrante. Il carbonio a vista è quanto di più puro in termini di design un motociclista sportivo possa desiderare e la scelta di grafiche poco invasive contribuisce a non rovinare l'opera. Pratici i comandi per le prese d'aria e la visiera mentre la leva del visierino parasole posta sulla sezione superiore permette si di non influire sull'aerodinamica ma richiede un movimento del braccio più ampio per andarla a recuperare.
D'inverno Shark Spartan è un casco che non ci farà soffrire. Ancora una volta troviamo l'Autoseal System che sfrutta una guarnizione per "sigillare" la visiera e impedire spifferi e infiltrazioni. Il collarino è avvolgente e il sottogola richiudibile è una chicca di cui difficilmente farete a meno dopo averlo provato: pratico e funzionale. Per disappannare ci sono il Pinlock di serie e la posizione anti appannamento: basta non far aderire completamente la visiera alla guarnizione per avere un filo d'aria senza soffrire il freddo pungente sul volto.
D'estate le prestazioni sono buone anche se una maggior dimensione degli estrattori avrebbe reso perfetto il tutto. Ovviamente, come tutti gli integrali, bisogna soffrire un po' ma viaggiando con la visiera aperta e il sottogola richiuso si potrà affrontare anche la città senza inzupparsi!
Il peso piuma di questa versione Carbon, 1.290 grammi nella taglia M, lo rende quasi impercettibile, complice l'ottimo design che scarica bene il peso. Con lo Spartan base bisogna sopportare 100 grammi in più.
L'imbottitura è morbida e non irrita la pelle anche d'estate con il sudore, i guanciali aderiscono bene senza cedere nel tempo (se non quel minimo indispensabile) e, in generale, gli interni sono soffici e permettono di reggere anche i lunghi viaggi. Di recente, però, un nuovo casco ha ridefinito i miei standard in termini di comfort per quanto riguarda la sezione superiore (la cuffia), cosa che mi costringe a definire quella dello Spartan come buona ma non eccellente. Ottimo, come sempre, l'Easy Fit per chi porta gli occhiali.
Per quanto riguarda il comfort acustico si ha a che fare con la relatività. Dipende tutto dal tipo di moto, dalla vostra statura e dagli utilizzi ma, generalizzando con l'esempio più impietoso, una naked priva di protezione aerodinamica, la silenziosità è buona fino alle velocità autostradali, poi il rumore aumenta, specie se non si utilizza il sottogola.
Shark Spartan Carbon è figlio di simulazioni di fluidodinamica e il risultato si vede e si sente, specie sul collo. Come ormai classico della serie di caschi francesi, ritroviamo la predisposizione per l'interfono (Sharktooh ma anche gli universali) con tutta una canalizzazione interna che serve a ospitare auricolari e cavi.
La visiera non presenta distorsioni ottiche e ha i trattamenti antigraffio e il sistema di sgancio rapido senza attrezzi è veramente rapido e non serve neanche premere un pulsante, basta tirarla dalla posizione di apertura.
Hyundai IONIQ 5 e Nissan Towstar: due elettriche, un mese senza ricaricare a casa
Hyundai IONIQ 6: prova su strada. Ottimi consumi e tanto spazio | Video
Recensione 70Mai Omni: la Dash Cam a 360° con ADAS ci è piaciuta! | Video
USA e Europa compatte contro la Cina, mai visto un Bing così | HDrewind 10
Commenti