
Auto 13 Apr
Spesso le figure di Elon Musk e Steve Jobs sono state fatte coincidere per l'estro, la genialità e l'esuberanza che contraddistingue uno e contraddistingueva l'altro in due mercati storicamente mostratisi restii a cambiamenti epocali.
Noi stessi ne parlammo in questi toni lo scorso anno dopo la presentazione della Model 3 ed ora, nel momento in cui tutto il resto del mondo automotive si prepara ad affrontare quella che sembra possa essere la rivoluzione, le due realtà create da Jobs e Musk potrebbero arrivare a coincidere.
Con quei 250 miliardi di dollari
Questa ipotesi è ben lontana dal realizzarsi ma la soluzione potrebbe non essere molto diversa da quella che alla fine Tim Cook potrebbe trovare. Soluzione per cosa? Per la montagna di denaro - si parla di 250 miliardi di dollari, circa 228 miliardi di euro - che Apple ha in cassaforte. Gli investitori chiedono a gran voce che quel denaro venga reinvestito, magari in patria ed in qualcosa che possa aumentare le quotazioni del colosso di Cupertino.
Il suggerimento di Citigroup (uno dei più grandi fondi di investimento al mondo, ndr) e di uno dei suoi analisti Jim Suva, è quello di sfruttare la nuova tassazione imposta da Donald Trump per il rientro dei capitali dall'estero. Il neo-presidente ha proposto di abbassare la tassazione dal 35% al 10% nel tentativo di convincere le imprese a riportare negli USA i capitali "parcheggiati" all'estero, cosa che favorirebbe Apple nel caso scegliesse di riportare in patria i famosi "250 miliardi".
Così facendo, anche dopo al transazione, Apple avrebbe a disposizione 225 miliardi di dollari (205 miliardi di euro) da impiegare in attività produttive locali. Una di queste attività potrebbe essere Tesla, che di recente è diventata l'azienda americana del settore automotive con più valore azionario dopo essere passata dai 46,67 miliardi di dollari ai 51 miliardi, circa 1,7 miliardi in più rispetto a General Motors.
Nella lista anche Netflix, Activision, Electronic Arts...
Ovviamente si parla di fanta-mercato perché di certo non c'è nulla. L'analisi di Citigroup però è autorevole e non è detto che Tim Cook non decida di dargli retta, anche solo in parte. Che Musk decida di stare a guardare mentre Apple si mangia tutta la torta che lui ha creato? Difficile.
Che però i due marchi possano decidere di unire le forze nel creare qualcosa di utile ai risultati economici di entrambi non è uno scenario così impossibile. Del resto il progetto cosiddetto Titan (inizialmente conosciuto come Apple Car) esiste ed Apple ha anche ottenuto recentemente il permesso per effettuare test di guida autonoma per le strade della California. Inoltre Cook ha investito una cifra considerevole nel servizio di car sharing cinese Didi Chuxing.
Inoltre sulla lista della spesa indicata da Jim Suva sono presenti anche altre aziende che per Apple potrebbero rappresentare un buon investimento una volta rientrati i capitali in patria. Tra questi: Activision Blizzard, Electronic Arts, Take Two Interactive Software, Netflix e addirittura Walt Disney.
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