
22 Novembre 2017
Oggi con i conti in ordine, il gruppo PSA potrebbe presto tornare nel Campionato Mondiale Endurance con il brand Peugeot, che ha collezionato vittorie fino a prima del ritiro. Il tanto sperato ritorno potrebbe avvenire, però, a condizione che i costi di partecipazione si abbassino.
Sono tre le condizioni che il CEO di PSA Carlos Tavares ha imposto affinché Peugeot potesse ritornare a correre nel WEC (World Endurance Championship): la prima è che i conti economici tornassero in ordine; la seconda è che Peugeot vincesse la Dakar; la terza è che i costi di partecipazione alle gare di Endurance venissero ridotti in maniera sostanziale.
Due condizioni su tre si sono verificate, con successo oseremmo aggiungere. Manca solo l'ultima, cruciale: gli organizzatori di Le Mans e, in generale, del WEC, dovranno impegnarsi a ridurre i costi di partecipazione per le case automobilistiche. Se non bastasse la volonta di Tavares, a rincarare la dose è il responsabile del marchio Peugeot Jean-Philippe Imparato, intervistato da Autocar al Salone di Ginevra:
Abbiamo sempre sostenuto che torneremo a correre nel WEC se verranno soddisfatte tre condizioni: prima di tutto, noi come gruppo dobbiamo generare soldi; secondariamente, dobbiamo aver vinto la Dakar e terzo, il costo di partecipazione non deve essere superiore ai 200 milioni all'anno. Le prime due condizioni sono state soddisfatte, la terza no. Noi stiamo preparando un ritorno, ma è necessario che le regolamentazioni siano meno restrittive sul budget.
Peugeot ha abbandonato la categoria LMP1 del WEC nel 2012, in un periodo nero per le casse del marchio e dell'intero gruppo PSA. Nei cinque anni precedenti, il marchio del Leone ha partecipato al campionato ottenendo vittorie importanti come quelle di Le Mans nel 2009, 2010 e 2011 con la 908 HDi FAP. Un ritorno di Peugeot sarebbe più che auspicabile sia per Peugeot sia per gli organizzatori del campionato, che vedono ora ridotto a due il numero di case automobilistiche presenti nell'ultima stagione, dopo il ritiro nel 2016 di Audi: Porsche e Toyota necessitano dunque almeno di un altra casa automobilistica in classifica, e Peugeot sarebbe l'avversario ideale.
Per ridurre i costi ci sarebbero diverse soluzioni, tra cui apportare modifiche al regolamento per quanto riguarda l'aerodinamica. Non si deve toccare, invece, il powertrain ibrido, ago della bilancia della competizione e aspetto su cui ogni partecipante può far valere il proprio know-how, da trasferire poi alla produzione in serie.
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