Volkswagen sta puntando ad un netto cambio d'immagine: dopo lo scandalo dieselgate, il produttore ha deciso di investire sull'elettrico per migliorare la percezione da parte del pubblico per quanto riguarda le tematiche ambientali. Così, dai mesi successivi a quel fatidico settembre 2015, si sono susseguiti annunci, concept, dichiarazioni d'intenti e via dicendo.

L'ultimo aggiornamento riguarda il piano per il 2025, un progetto di medio termine che andrà ad espandere la gamma attuale, formata dalle sole e-Up! ed e-Golf, quest'ultima in attesa del nuovo pacco batterie da 300 chilometri di autonomia.

Matthias Muller ha quindi anticipato che entro il 2025 ci saranno ben 30 elettriche da spalmare in un arco di nove anni di lanci. Non si tratta di un numero esorbitante considerando il tempo a disposizione ma è più interessante la questione dei volumi: secondo il CEO Volkswagen, infatti, si parla di una produzione tra due e tre milioni di unità, numeri enormi se paragonati all'ordine delle decine di migliaia di oggi.

Se le previsioni si riveleranno corrette, per Volkswagen si prospetta un 2025 dove quasi un quarto delle vendite sarà merito delle auto elettriche. Numeri del genere rafforzerebbero l'ipotesi ventilata di recente, quella di una "Gigafactory" in salsa tedesca per il gruppo Volkswagen, così da poter produrre batterie come Tesla puntando sulle economie di scala e sopperendo alla domanda che si verrà a creare. Muller ha infine concluso il suo intervento parlando degli altri due pilastri per la mobilità del futuro: oltre all'elettrico, infatti, Volkswagen punta su guida autonoma e sul mondo dei servizi (con il car hailing) che si è recentemente concretizzato con l'investimento di 300 milioni di dollari per Gett e la creazione di una partnership simile a quella tra GM e Lyft o Toyota e Uber.