Tesla Model S: presunti problemi alle sospensioni

10 Giugno 2016 0


Arriva dall'agenzia americana per la sicurezza stradale un "richiamo" per dei presunti problemi al comparto sospensivo della berlina Model S. Il provvedimento segue di pochi giorni quello relativo alle "falcon doors" del SUV Model X.

Tesla ancora al centro di un piccolo scandalo. Tutto è cominciato mercoledì scorso, quando un articolo del Daily Kanban ha esaminato tre casi di problemi di affidabilità relativi a componentistica Tesla. Il problema, preso dal Forum Tesla Motors Club USA, consiste nel cedimento del braccetto della sospensione anteriore di una Model S del 2013 con circa 110 mila km all'attivo. Il prezzo della riparazione sarebbe 6.200 dollari, metà dei quali sarebbero stati coperti da Tesla stessa, in cambio però di un "accordo di non divulgazione", nel quale la casa avrebbe chiesto a proprietario della Model S di "mantenere confidenziali" tutti i dettagli dell'intesa.

L'agenzia NHTSA ha ritenuto inaccettabile il fatto che il consumatore non potesse divulgare ad un'agenzia competente un'informazione che avrebbe potuto potenzialmente riguardare la sicurezza di altre vetture.

Qualsiasi sottinteso sul fatto che i consumatori non debbano contattare l'agenzia per questioni di sicurezza è inaccettabile e ci aspettiamo che Tesla provveda a eliminarlo. Stiamo esaminando il potenziale problema alle sospensioni della Model S, chiedendo maggiori informazioni ai proprietari e all'azienda.

La risposta di Tesla, come da tradizione molto "social", è un post su Facebook che cerca di chiarire la propria posizione, rassicurando tutti i proprietari e i potenziali clienti del marchio di Palo Alto:

Non ci sono difetti di sicurezza nelle sospensioni, né nella Model S né nella Model X. Per quanto riguarda l'auto di cui si parla, il giunto sferico presentava della ruggine anomala, mai vista in altre vetture. Il 30 aprile (10 giorni dopo la fuga della notizia, ndr) abbiamo inoltrato tutte le informazioni rilevanti. Da allora, la Nhtsa ci ha detto che abbiamo cooperato pienamente e che non è necessario fare altro.

E riguardo all'accordo di non-divulgazione:

Tesla non ha mai chiesto e non chiederebbe mai a un cliente di firmare un documento che gli impedisca di parlare con la Nhtsa. Quando ci riferiscono un problema, spesso lo risolviamo anche se non è causato dall'auto o si trova al di fuori della garanzia. In queste situazioni, le riparazioni vengono scontate, o sono gratuite.

Dunque: i Goodwill Agreement (gli accordi di non-divulgazione) si configurerebbero in sostanza come una forma di tutela dell'azienda dopo l'intervento, nel caso in cui il cliente decida di procedere tramite tribunale.


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