Cambio, vince ancora il manuale per diffusione

17 Febbraio 2016 0


Jeremy Clarkson, sul The Sun inglese, ha definito "matti" il 70% degli inglesi che ancora usano il cambio manuale al posto di quello automatico. Grande maggioranza che, nonostante gli investimenti delle Case per migliorarne sempre più le qualità, indica che a lungo ancora la leva sarà più diffusa della centralina. Al di là delle preferenze personali, quale'è la situazione in Italia? Secondo i dati di immatricolazione più recenti sembra che anche nel nostro Paese la situazione non sia molto diversa.

Jeremy Clarkson si sa, non è uno che le manda a dire e nemmeno stavolta si è fatto pregare. Sul The Sun, dove settimanalmente scrive, questa volta ha attaccato il movimento Save The Manual definendo "matti" il 70% degli inglesi che ancora non hanno un cambio automatico. Il ragionamento, secondo Clarkson, è semplice: nella vita quotidiana il cambio manuale è noioso e poco pratico in confronto ai moderni cambi automatici che al contrario hanno fatto passi da gigante ed eliminato i difetti che avevano fino a qualche anno fa.


Ma qual´è la situazione in Italia? Secondo l´UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, le immatricolazioni sono aumentate passando da circa il 6% della quota di mercato nel 2004 al 15% nel 2013. Dati che sottolineano una minoranza schiacciante per gli automatici e che per un certo senso stupiscono, vista la comodità nella guida urbana e la sofisticatezza ormai raggiunta anche nella guida più veloce. A ben guardare poi si scopre che la diffusione maggiore è stata registrata sulle auto del segmento E ed F, cioè quelle considerate grandi e di lusso, con una quota che in entrambi i casi supera il 90% del totale di vendite del segmento.

Tra le citycar e le utilitarie, invece, le immatricolazioni di auto con cambio automatico si fermano al 2,5% e 5% rispettivamente. Ma perché queste differenze di diffusione? Sicuramente uno dei motivi sta nel fatto che chi compra un´auto da usare in città privilegia il risparmio piuttosto che la comodità, anche se è proprio nella città che l´automatico si apprezza di più. Oltre al prezzo di acquisto, qualcuno potrebbe essere spaventato dai costi di gestione e dagli imprevisti perché in caso di rottura un cambio automatico è molto costoso da sostituire o riparare.

Eppure, al di là di queste motivazioni, chi sceglie un cambio manuale lo giustifica dicendo che è l´unico modo per "guidare" davvero l´auto privilegiandolo alla "americanata" dell´automatico. Insomma, se per Clarkson l´acquisto di cambi manuali al posto dei moderni automatici è una follia, a guardare i numeri sembra che ancora a lungo dominerà la buona vecchia leva sul tunnel centrale, sia in Inghilterra che in Italia. Entro il 2020 infatti la quota di mercato degli automatici dovrebbe attestarsi sul 25% del totale nel nostro Paese, nonostante le Case puntino ad aumentarne sempre più l´offerta.

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