
14 Settembre 2022
I due giganti del fuoristrada, nonostante nascano da produttori e mondi diversi, condividono una storia simile per quanto riguarda il salto generazionale. Land Rover Defender e Jeep Wrangler, infatti, sono entrambi prossimi alla sostituzione e per entrambi l'attesa è molta. I due fuoristrada condividono il fatto di essere in circolazione ormai da diversi anni (il Defender dal 1948), con un progetto "vecchio" ma valido e un telaio a longheroni che fatica ad adattarsi ad un futuro dove i consumi devono necessariamente abbassarsi per via delle ultime normative e dove il peso giocherà un ruolo fondamentale.
Per entrambi, quindi l'attesa di scoprire come saranno le nuove generazioni è febbrile, specie per quei fan che sperano si mantengano le capacità in fuoristrada. In particolare il nuovo Land Rover Defender, nome in codice L663, dovrebbe debuttare nel 2018 in occasione del 70esimo anniversario.
Secondo gli ultimi rumor, però, sembra che il prossimo Defender diventerà più lussuoso, seguendo quanto fatto con l'ultima generazione di Range Rover. Questo significa che sarà rivolto a clienti che potrebbero non interessarsi alle sue capacità in offroad ma piuttosto cercare un'auto spaziosa, comoda e ricca per dotazioni e finiture.
In questo scenario non è detto che vedremo un SUV "incapace" di affrontare il fuoristrada ma l'aumento dei prezzi potrebbe escludere una buona fetta dei clienti storici di questo modello.
Proseguendo con i rumor si parla di diverse declinazioni tra cui la due porte passo corto con tetto in metallo, due posti passo corto con "soft-top", quattro porte passo lungo con tetto in metallo e pick-up a passo corto e lungo.
Per i motori, i candidati ideali sono i nuovi propulsori della famiglia Ingenium, quattro cilindri che vedremo sia in versione diesel (2 litri da 150 e 180 CV) che benzina (2 litri tra 180 e 240 CV).
Il Defender top di gamma sarà il V6 diesel da 3 litri e 300 cavalli che andrà a rimpiazzare il V8 attuale, il tutto con diverse scelte per il cambio, dal manuale a sei rapporti all'automatico a nove marce. Optional, infine, le ridotte e i differenziali bloccabili.
in foto le versioni speciali di Defender per celebrare la fine della produzione
Il nuovo target, però, porterà anche novità per quanto riguarda la dinamica di guida: il nuovo Defender sarà più facile e reattivo in strada e, sebbene dovrebbe mantenere i ponti rigidi, dovrebbe rinunciare al telaio a longheroni in favore di un più leggero unibody.
Questa piattaforma sarà in alluminio ed è chiamata D7u, architettura che si farà strada all'interno dei prossimi modelli della gamma. Infine si parla di un notevole salto di qualità per interni e finiture oltre all'ovvio aggiornamento tecnologico, dal punto di vista di tecnologia, sicurezza attiva ed efficienza dei motori.
Da quanto è possibile capire dalle ultime voci, però, le tecnologie per l'offroad saranno probabilmente optional: in questo modo lo scenario che ci si prospetta è quello di una versione base più "stradale" e di una versione per il fuoristrada su cui troveremo hill descent, hill climb control e Terrain Response.
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