
07 Settembre 2023
Quante persone si sono voltate a guardarci, vedendoci passare a bordo di questa Citroen C4 Cactus.
E ne avevano certamente il motivo: Citroen C4 Cactus è stupenda da vedere. Si fa ammirare prima di tutto il resto per gli airbump disposti lungo la carrozzeria. Cosa sono gli airbump? Innesti di plastica e aria che non hanno solo funzione ornamentale, ma anche di protezione per i piccoli urti quotidiani: dalla portiera aperta malamente al parcheggio fatto di fretta, gli airbump entrano a soccorrerci evitando brutte strisciate alla carrozzeria, che, di un altro colore, mette in risalto tutte le protezioni che non si estendono solo alla parte anteriore della vettura, ma anche lungo le fiancate e dietro.
A livello di estetica, abbiamo un crossover rialzato da terra che si fa notare soprattutto nella parte frontale, dove le luci diurne a LED vanno abbinate - secondo noi - ai fari allo xeno, per non commettere l'errore di avere luci fredde (LED) e luci calde (le alogene). Anche le fiancate sono gradevoli, mentre la parte posteriore, con i gruppi che vengono ripresi pure su C1, è decisamente più anonima, pur conservando gli airbump.
Citroen C4 Cactus è una vettura adatta a cinque passeggeri, anche se dietro i driver abbondanti gli occupanti posteriori dovranno scendere a compromessi per la posizione delle gambe. Eppure, all'interno viene ripreso tutto il feeling esterno, con soluzioni insolite come la finta borsa del vano portaoggetti, e le maniglie che consentono l'apertura e la chiusura delle portiere.
Il design minimal percorre tutto l'abitacolo, dove spiccano il display centrale e il monitor che si trova davanti agli occhi del driver. Curiosa la scelta di includere solo poche informazioni per il driver nel quadro strumenti frontale: troviamo la velocità, l'indicatore di marcia, il carburante residuo, ma non il contagiri né soprattutto il computer di bordo, che viene relegato al display centrale.
Proprio quest'ultimo propone luci e ombre: ospita infatti un sistema infotainment completo, e mutuato da Peugeot, ma ha un touchscreen resistivo, che non risulta troppo intuitivo anche perché racchiude in sè i comandi del climatizzatore. I pulsanti fisici, come il parcheggio automatico (in parallelo) sono disposti sotto il display, e proprio il climatizzatore refrigera e riscalda con rapidità ed efficacia più che sufficiente l'abitacolo.
Lo spazio per il driver c'è, e c'è pure quello per il passeggero frontale, che può sfruttare il vano portaoggetti incassato per andare più avanti del normale e lasciare così spazio agli occupanti posteriori. Altre luci e ombre si hanno con i finestrini: quelli davanti non scendono-salgono automaticamente, mentre dietro abbiamo solo i compassi. Fa scena, invece, il tetto in vetro, peccato che non si possa né aprire né oscurare per la mancanza della tendina.
Eppure, a bordo si sta in maniera comfortevole, ed è soprattutto merito delle tonalità bicromatiche che ripercorrono la carrozzeria esterna. Il volante ha un diametro adeguato, e alloggia tutti i comandi che ci aspetteremmo: a sinistra abbiamo il cruise non adattivo, a destra i pulsanti per l'infotainment. Lo sterzo è abbastanza diretto, ma in generale su Citroen C4 Cactus viene premiato il comfort dei grandi viaggi, con sospensioni morbide che annullano le asperità stradali.
Per questo test drive, abbiamo a disposizione una Citroen C4 Cactus motorizzata da un propulsore diesel da 1.6 litri che eroga 100 cavalli di potenza e una coppia di 254 Nm a 1750 giri. A differenza di quanto suggerirebbe la scheda tecnica, non abbiamo un motore così elastico, e lo scopriamo in salita, quando cerchiamo di riprendere velocità a giri bassi. Nessun problema, invece, in accelerazione (0-100 in 10.7 secondi) e nella velocità massima (184 orari), con la frenata di emergenza che richiede uno sforzo medio sul pedale, e spazi di arresto tutto sommato contenuti e privi di un fortissimo beccheggio.
Citroen C4 Cactus ha a disposizione un cambio manuale a cinque rapporti, forse un filo rumoroso e con la leva lunga, ma con una frizione non pesante. Sui giunti autostradali, la taratura morbida delle sospensioni si fa un po' sentire nei coricamenti della vettura, ma in generale riusciamo a gestire traiettorie con una buona tenuta.
Citroen C4 Cactus è dotata di start and stop, e ci consente di percorrere 16.5 chilometri con un litro di carburante in città, 18 a limite autostradale, 20-21 a 110 orari. Nella versione di attacco, il 1.2 litri benzina parte da 14950 euro, per salire a 19.650 nella versione 1.6 diesel. Il nostro modello, che offre anche la retrocamera (poco sensibile di notte) e il parcheggio automatico, tocca i 24.100 euro.
Tanti? Pochi? Indubbiamente Citroen C4 Cactus si candida per un uso che va al di fuori delle mura cittadine, grazie a un bagagliaio adeguato in termini di capacità (nonostante lo scalino possa risultare scomodo nel caricamento-scaricamento dei bagagli). La compreremmo? Probabilmente sì, perché ci si fa notare ed è un piacere stare a bordo; bisogna solo superare i nei del sistema infotainment...
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