
23 Settembre 2023
Ferrari è stata sulla bocca di tutti in questi giorni per le dimissioni di Montezemolo ma ieri si è tenuta una riunione del CdA, già prevista, per fare il punto della situazione sull'andamento del marchio. Alle porte dell'anniversario dei 60 anni di Ferrari in USA, che sarà celebrato con un modello speciale in edizione limitata (10 esemplari) esclusivo per gli Stati Uniti, arrivano i dati dei primi sei mesi del 2014.
Nonostante forti investimenti e un calo del 3.6% delle vendite (3631 auto da gennaio a giugno), il produttore fa segnare il record con un + 14.5% nei ricavi, 1348.6 milioni di euro e un profitto netto di 127.6 milioni (+9.8%).
Il calo delle vendite, poi, non è segno di un minore interesse ma dell'uscita di produzione della Ferrari California insieme alla volontà del produttore di ridurre il numero di modelli consegnati ogni anni per mantenere l'esclusività del marchio. Nonostante questo ci si aspetta per la fine dell'anno un +5% rispetto alle vendite del 2013
Scendendo nel dettaglio, gli USA restano il mercato più grande per il produttore con 1062 auto e un +13%, seguiti da UK con 408 auto (sette in meno rispetto allo stesso periodo del 2013). Il mercato di casa ha visto un aumento del 13% (131 Ferrari vendute in Italia) mentre la Cina ha fatto segnare 285 auto consegnate.
Insomma, una situazione ottima dal punto di vista delle vendite che però, come da dichiarazione di Marchionne, è solo uno dei due pilastri su cui Ferrari poggia, con il secondo che è rappresentato dalle vittorie in pista purtroppo ancora mancanti. Riuscirà il marchio a riprendersi anche da questo punto di vista? Ai posteri (e a Marchionne) l'ardua sentenza...
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