02 Gennaio 2019
Se sette volte campione in Formula 1 significasse anche avere sette vite come i gatti sarebbe l'ideale ma, purtroppo, la realtà è ben diversa. Dopo l'incidente sugli sci, dove Michael ha battuto la testa in una caduta, arriva la conferenza per aggiornare giornalisti e quindi fan sulle condizioni del pilota.
I medici dell'ospedale francese dove il tedesco è ricoverato parlano di una grave emorragia al cervello, trattata con la chirurgia e successivamente con il coma indotto. I medici si sono rifiutati di fare pronostici e hanno dichiarato che stanno "lavorando di ora in ora mentre il pilota lotta per la sua vita", il tutto ipotizzando anche una seconda operazione, al momento non necessaria.
Resta purtroppo un alone di scetticismo intorno alle condizioni che, secondo l'equipe che ha Michael in cura, sono molto gravi e non è possibile al momento capire come finirà. Quel che è certo è che il cervello ha subito "diverse lesioni e ferite" con il pilota dapprima cosciente e aggravatosi poi durante il trasporto in elicottero.
Ancora una volta, però, la vicenda deve essere da insegnamento: i medici hanno dichiarato che senza il casco che Michael giustamente indossava, la situazione sarebbe stata molto diversa. Speriamo solo che per impartire questa lezione, importante non solo nel motorsport ma anche in tutti gli sport di "velocità", il pilota non debba darci l'estremo saluto.
Nel frattempo si alza unanime il coro di preghiere da parte di Ferrari, Mercedes e dei piloti tra cui Vettel, coro a cui ci uniamo sperando in un esito positivo per la vicenda.
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