
27 Settembre 2023
Il superbollo resterà in vigore. Nonostante nei giorni scorsi circolassero voci sulla sua possibile abolizione, il superbollo introdotto dal Governo Monti si pagherà anche nel 2014. Un gruppo di senatori (FI-Pdl), durante la discussione sulla Legge di stabilità, si è battuto per l'eliminazione della sovrattassa sulle "auto potenti" ma Stefano Fassina, viceministro dell'Economia, ha bloccato tutto sul nascere. Il membro dell'esecutivo ritiene indispensabili gli introiti provenienti dal superbollo anche se, analizzandone i numeri, in termini di profitti si sia dimostrato un netto fallimento, avendo causato un sostanziale calo del gettito fiscale.
La filiera dell'auto, in questi anni, ha interpellato invano più volte il governo chiedendo di eliminare questa sovrattassa sul bollo, nata nel 2011, che ha contribuito ad affossare il settore del lusso (uno dei pochi a non risentire della crisi) e dell'auto in generale. Eppure, nel 2012, lo Stato ha perso 140 milioni di euro tra minori entrate fiscali e mancato introito per il calo delle immatricolazioni, e conseguentemente di manutenzione, di auto colpite della tassa.
Senza considerare l'enorme perdita del "patrimonio automobilistico" italiano, dovuta alla svendita all'estero di molte supercar a causa degli alti costi di gestione. Inoltre, va considerato come i limiti particolarmente restrittivi della tassa comprendano in molti casi anche comuni berline o semplici auto sportive, che nulla hanno a che fare con il lusso e con lo sfarzo che il legislatore voleva "colpire".
Per il momento, e presumibilmente ancora per un lungo periodo, la sovrattassa rimarrà quindi invariata a scapito degli automobilisti, del mercato automobilistico e dello stato stesso.
E' dunque quantificabile come indicato nel sito dell'Agenzia delle entrate:
Dal 2011, i possessori di autovetture e autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose con potenza superiore a una determinata soglia, devono versare un´addizionale erariale sulle tasse automobilistiche. I parametri del tributo, originariamente introdotto dall'articolo 23, comma 21, del decreto-legge 6 luglio 2011, n° 98 - pdf sono stati modificati dall´ articolo 16, comma 1, del decreto legge n. 201/2011 - pdf.
Sintetizzando, l´addizionale è pari:
- a 10 euro per ogni chilowatt di potenza superiore ai 225 kw (306 cavalli) per il 2011
- 20 euro per ogni chilowatt di potenza superiore ai 185 kw (251 cavalli) a partire dal 2012
L'addizionale è ridotta dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione del veicolo, rispettivamente, al 60, al 30 e al 15 per cento, e non è più dovuta decorsi venti anni dalla data di costruzione."
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