Jeep Grand Cherokee: Il test drive di HDmotori.it

28 Novembre 2013 0

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Mastodontica. Poderosa. Enorme. E' la nuova Jeep Grand Cherokee, una fuoristrada da quasi cinque metri di lunghezza e due tonnellate e mezzo di peso protagonista del nostro test di oggi.


Un test lungo, chiometrico, che abbiamo realizzato su superfici diverse per saggiare le capacità di questa fuoristrada, cercando di rispondere a una semplice domanda: off road di nome o di fatto? Oggi si vedono tanti SUV che possono percorrere strade bianche o percorsi impegnativi soltanto sulla carta: Jeep Grand Cherokee avrà lo stesso problema?


Tanto vale rispondere subito: no, Jeep Grand Cherokee è una vera fuoristrada. Ma andiamo con ordine. A nostra disposizione abbiamo la motorizzazione che vedremo meno sulle nostre strade; si tratta, infatti, di un motore benzina da 5.7 litri, con 8 cilindri a V, trazione integrale permanente e 352 cavalli disponibili.


La coppia ha il merito di annullare nella sostanza la stazza della vettura, perché i 520 Nm massimi trasformano Jeep Grand Cherokee in una sportiva (o quasi) capace a bruciare i semafori, e ad allungare da zero a cento in appena 7.3 secondi (225 chilometri orari la velocità massima dichiarata).


Anche gli spazi di frenata rimangono tutto sommato contenuti, e già in questa fase entrano in campo le sospensioni pneumatiche ad aria, un optional che ci consente di godere appieno di tutte le potenzialità di Jeep Grand Cherokee. In frenata di emergenza, infatti, la vettura si acquatta, smorzando un beccheggio comunque presente ma più che sostenibile. Inoltre, proprio le sospensioni ci consentono di alzare e abbassare la vettura a seconda delle necessità: più bassa nella guida stradale, anche per cercare di ridurre la resistenza aerodinamica (in autostrada, fidatevi, si sente); più alta quando lasciamo l'asfalto e scegliamo fango e neve.


Tutto è gestito dal tunnel centrale, dove compare la wheel utile a scegliere la modalità che preferiamo, e appunto l'altezza della vettura. Sulla nostra Jeep Grand Cherokee abbiamo un cambio automatico a controllo elettronico da otto rapporti, ridisegnato rispetto alla versione precedente. Può essere usato in modalità automatica o in modalità Sport, quando la centralina viene ri-tarata e le cambiate avvengono più in alto. Guidare in questa modalità significa ovviamente aumentare i consumi, che parlano chiaro per questa motorizzazione: quattro chilometri in città, dieci a 110 orari, sette a 130.


Non è parca nei consumi, quindi, ma chi andrà a scegliere la versione Summit (cioè quella più accessoriata) spendendo 76600 euro non avrà forse problemi di portafoglio. Lo sterzo è preciso, forse poco diretto ma ce lo aspettavamo da una vettura di queste dimensioni. La corona però ha una dimensione adeguata, ed è un elemento di grande armonia rispetto a una plancia costruita con gusto e raffinatezza.


L'inserto in quercia dà ulteriore lustro alle cuciture a vista della pelle; inoltre, i montanti scamosciati e l'ampio tetto in vetro fanno il resto. Comodi i sedili, in pelle e regolabili elettricamente: sono muniti di supporto lombare, e posso essere riscaldati o rinfrescati. Anche il volante è riscaldato, e offre una miriade di comandi.


Davanti sulla destra abbiamo il controllo del cruise control adattivo, con tre distanze utili per agganciarci alla vettura che ci precede senza da qui dover schiacciare necessariamente freno e acceleratore (in fase di attivazione avremo infatti già scelto la velocità massima); a sinistra possiamo gestire le tante informazioni visualizzabili sul display LCD TFT che abbiamo davanti ai nostri occhi di driver: oltre al tachimetro virtuale, troviamo una serie di input legati al consumo, all'infotainment, alla guida in off road, e tanto altro ancora.


Le informazioni, va sottolineato, sono molto ordinate, ma l'ampia disponibilità ci chiama a un inevitabile periodo di studio. Sul volante abbiamo anche i comandi per il bluetooth, in basso a sinistra, le palette del cambio, e i comandi dell'infotainment dietro le razze, in una posizione comoda solo se impugnamo la corona nella posizione delle "nove e un quarto".


La plancia ha al centro un ampio display touchscreen da 8.4 pollici, dal quale possiamo governare non solo l'infotainment di cui parleremo nel focus dedicato, ma anche il riscaldamento dei sedili e il climatizzatore. A disposizione abbiamo un'unità bi zona, che riscalda e raffredda in fretta ed è completamente automatica. Anche i passeggeri posteriori potranno governare la climatizzazione direttamente dal tunnel.


In generale, a bordo si sta davvero comodi, e il comfort acustico viene spezzato soltanto dal rumore del motore in fase di accelerazione. Si tratta però di una voce sportiveggiante, che trova la nota stonata solo nei consumi. Per questo, su Jeep Grand Cherokee si disattiveranno automaticamente quattro cilindri quando viaggeremo a basse velocità, ma in generale non siamo mai riusciti a percorrere 100 chilometri con meno di sedici-diciassette litri di carburante. Eppure, i grandi viaggi sono fatti per una vettura come questa, e a dirlo è pure il bagagliaio ampio che si apre e chiude elettricamente.


A bordo c'è inoltre tanta tecnologia: oltre al cruise adattivo, possiamo puntare sugli indicatori dell'angolo cieco negli specchietti, e su quello della frenata di emergenza, che ci avverte se stiamo guidando troppo sotto a chi ci precede. Inoltre, sulla plancia centrale abbiamo la retrocamera, che si aggiunge ai sensori di parcheggio. Guidata sull'asfalto nella vita di tutti i giorni ha un suo perché, ma il valore aggiunto arriva quando decideremo di abbandonare le agiatezze per scegliere strade bianche e percorsi da fuoristrada.


Qui Jeep Grand Cherokee supera l'esame a pieni voti: dalla wheel centrale si può scegliere il terreno per ottimizzare la trazione integrale permanente. Le modalità sono Mud (fango), Snow (Neve), Rock (Rocce) e Sand (Sabbia), e inoltre possiamo contare anche sulle ridotte, per superare i terreni più impervi. Inoltre, è possibile attivare il sistema di controllo della velocità in discesa, che ci mantiene costanti intorno ai 3-4 chilometri orari, per darci la possibilità di controllare la traiettoria senza altri pensieri.


Dal display LCD TFT posto dietro al volante possiamo controllare l'articolazione degli pneumatici e l'angolo di sterzata, per tenere sempre tutto sotto gli occhi nei momenti più difficili. Jeep Grand Cherokee in questo modo si trasforma in una vera fuoristrada, lasciandosi alle spalle tutti i dubbi di chi, non conoscendola, la potrebbe definire solo un SUV con i passaruota muscolosi e un design accattivante. Certo, il design accattivante c'è sicuramente, e a dirlo sono l'anteriore ridisegnato e i fari Bixeno, il posteriore con le luci a LED e il paraurti abbondante, gli pneumatici da venti pollici, ma Jeep Grand Cherokee è anche sostanza.


Il 3.0 litri turbodiesel è il motore giusto per questa fuoristrada, che parte da 58500 euro e che ci ha dato tante-tantissime soddisfazioni.


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