
15 Giugno 2018
Forse in risposta all'accordo fra Toyota e BMW, Daimler, Ford e il l'alleanza Renault-Nissan hanno siglato un accordo per lo sviluppo delle auto a idrogeno, le fuel cell elettriche (in sigla FCEV).
Punto di arrivo temporale è il 2017, quando dovrebbe vedere la luce la prima auto a idrogeno realizzata grazie agli sforzi di questo trio che punta a creare una piattaforma, ridurre i costi di sviluppo e unire le eccellenze dei singoli produttori che fanno parte dell'alleanza.
Il messaggio che questi brand vogliono comunicare è quello di incentivare lo sviluppo di quest'architettura in modo da avere un'infrastruttura che, nei prossimi anni, possa rendere le FCEV una realtà per tutti, sia con stazioni di rifornimento sul territorio, sia con un prezzo accessibile.
Guardando alla tecnica, molti vedono le auto a idrogeno come la naturale evoluzione dell'elettriche, un metodo meno costoso per potenziare l'autonomia grazie alle pile a combustibile, ricaricabili con un rifornimento in poco tempo e comunque a zero emissioni visto che si sfrutta una reazione chimica esotermica, ovvero quella che porta l'idrogeno delle pile a legarsi con l'ossigeno dell'aria creando così acqua + calore e quindi energia.
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