18 Aprile 2024
Toyota toglie i veli ad un vero esercito di tecnologie basate sulla nuova architettura modulare TNGA: motori, trasmissioni, batterie e molto altro, con l'obiettivo, già a partire dal 2017, di aumentare l'efficienza delle proprie vetture a combustione, ibride ed elettriche.
La conosciamo già bene la piattaforma modulare Toyota New Global Architecture (TNGA): provata sulla nuova Prius, ci ha trasmesso fin da subito delle ottime sensazioni, grazie ad una riprogettazione totale che ha portato ad un baricentro più basso, maggiore rigidità torsionale e comfort superiore, oltre ad un ottima dinamica di guida.
Ora Toyota investe ulteriormente sulla piattaforma, presentando una serie di tecnologie pensate per integrarsi al meglio con la TNGA: si tratta di motori, trasmissioni, componenti elettroniche, batterie e sistemi ibridi pensati per aumentare l'efficienza delle prossime vetture del colosso giapponese, già a partire dal prossimo anno. Tutte le novità che vedremo in questo articolo sono state pensate per ridurre attriti (i consumi, in media, diminuiranno del 20%), ingombri, altezza del baricentro e rumorosità, garantendo una qualità elevata al comfort di marcia e una guidabilità inedita per delle vetture Toyota, con performance che si preannunciano il 10% più elevate.
Un nuovo benzina ad alta efficienza
Toyota ha deciso di rinominare i propri motori a benzina con il badge "Dynamic Force Engines": le prime due unità a fregiarsi di questo nome saranno un 2,5 litri, 4 cilindri a iniezione diretta ad alta pressione con controllo variabile della combustione, che viene ottimizzato per ridurre al minimo le perdite energetiche allo scarico e all'impianto di raffreddamento. Secondo Toyota, questo propulsore è in grado di raggiungere un'efficienza del 40% quando usato in modalità combustione interna e 41% quando usato in combinazione con un motore elettrico. La power unit è stata inoltre dotata di un sistema che consente di generare un ampia curva di coppia da spalmare a diverse velocità, migliorando la fluidità del motore.
Due nuove trasmissioni automatiche
Sono ben due le trasmissioni automatiche presentate oggi da Toyota: la prima è un otto rapporti Direct Shift-8AT e la seconda è una variante a ben 10 rapporti, chiamata Direct Shift-10AT. Per entrambi sono stati ridotti gli attriti grazie ad un nuovo disegno dei denti degli ingranaggi. Questo consente di ridurre del 50% la perdita di coppia durante il passaggio da un rapporto all'altro, rispetto ad un cambio automatico convenzionale a 6 rapporti. Completano la riprogettazione di questi cambi delle dimensioni inferiori e un baricentro più basso, per minori consumi e migliore stabilità in curva.
Nuovo sistema ibrido e batterie più capienti
Dopo aver rinnovato profondamente il sistema ibrido per trazioni anteriori (quello della nuova Prius e del recente CH-R), Toyota ha applicato la stessa filosofia anche per le vetture a trazione posteriore: sulla nuova THS II, abbinata al propulsore da 2,5 litri, troviamo dimensioni inferiori, maggiore potenza, maggiore efficienza e migliore risposta dell'acceleratore alle esigenze del conducente. Il nuovo sistema funziona in modalità ibrida anche alle alte velocità, migliorando sensibilmente i consumi.
Migliorato anche il sistema ibrido plug in PHV, al debutto su Prius Plug-in Hybrid, che consente al motore elettrico di fornire uno spunto maggiore al motore a benzina, mentre prima (nell'uso combinato) fungeva solo da generatore di energia. Nuove sono le batterie agli ioni di litio, che presentano una capacità maggiore, consentendo percorrenze in solo elettrico di oltre 60 kilometri.
Gli obiettivi di Toyota
Dal 2017 al 2021 Toyota punta a introdurre 17 versioni di nove diversi motori, 10 varianti di quattro trasmissioni e 10 versioni di sei sistemi ibridi differenti, con l'obiettivo di avere, entro il 2021, il 60% della gamma globale costituita da queste importanti novità. Così facendo, il gruppo Toyota-Lexus prevede di ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 15%.
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