Auto 30 Set
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Suzuki Ignis al Salone di Parigi 2016[/caption]
Dalla Suzuki Ignis ai nuovo modelli ibridi e plug-in, la strada giusta è quella dell'elettrificazione (con l'aiuto del diesel). Ecco come il marchio giapponese si prepara alle prossime sfide del mercato.
Quando si tira in ballo la Panda 4x4 nel segmento delle auto compatte e integrali si crea del malcontento. Un po' perché Fiat in Italia conta su un seguito molto ampio e un po' perché la "4x4" (soprattutto la prima serie) rimane un mito. Eppure Suzuki vuole proprio infastidire la mitica integrale di casa FCA portando sul mercato un piccola a quattro ruote motrici e dall'estetica non eccessivamente modaiola ma molto di sostanza. In una intervista rilasciata a Quattroruote, il responsabile del progetto, Masayuki Ishiwata, ha dichiaratamente confermato l'intento di togliere clienti in una nicchia che in molte parti d'Italia resta l'unico mezzo possibile.
Inoltre Ishiwata sottolinea anche che "si tratta dell'unico modello del segmento ad offrire una trazione integrale abbinata ad un motore con tecnologia ibrida - la SHVS ha infatti un sistema mild-hybrid - ed è creata su un pianale tutto nuovo". Inoltre l'ingegnere di Suzuki ha parlato anche del futuro, anticipando ciò che troveremo sulle auto del marchio nei prossimi anni. Toyota e Suzuki hanno già annunciato una collaborazione importante che porterà a condividere tecnologie e questa scelta permetterà a Suzuki di avere ibride e plug-in in gamma. Da parte di Ishiwata nessun riferimento a Toyota ma la conferma che "prima toccherà alle auto di gamma alta (probabilmente Vitara e S-crosss, ndr) e dopo alle più piccole", ci fa capire in che direzione andrà il marchio giapponese.
Anche per Suzuki arriverà poi il momento delle elettriche, definito "inevitabile", perché questa scelta sarà necessaria in virtù delle nuove regole sulle emissioni che presumibilmente vedremo intorno al 2025. Prima toccherà a diesel e ibride garantire a Suzuki di rientrare nel limite massimo di 95 g/Km del 2021.
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