Moto 10 Mar
Dopo l'hoverboard è il turno del monopattino elettrico, ancora una volta marchiato Kawasaki e distribuito da Puro (KX SF6.5, circa 530EUR). Impossibile non metterlo alla prova per confrontarlo con i modelli visti in passato e scoprire le sue peculiarità. Così, dopo averci giocato un po', ecco le considerazioni su questo modello.
Ottima la realizzazione e i materiali utilizzati, con un sistema di apertura e chiusura che è allo stesso tempo semplice ma robusto, i manubri laterali che si ripiegano per risparmiare spazio e la pedana sottile per lasciare una buona luce da terra. In più c'è il materiale anti-scivolo per il massimo grip: impossibile scivolare con qualsiasi scarpa, un accorgimento rubato al mondo degli skateboard. L'unico appunto va fatto alla parte anteriore, dove il metallo verniciato di nero si dimostra troppo amico delle ditate: in poco tempo ne raccoglierà tantissime!
Forte di un motore in grado di affrontare pendenze fino a 15 gradi e con discrete prestazioni anche sulla terra battuta, il monopattino di Kawasaki (a trazione anteriore) regge fino a 100 chili con una buona velocità di punta anche in caso di massimo carico, raggiungendo anche i 17 chilometri orari. Con un peso inferiore, poi, le prestazioni di punta si avvicinano ai 22 km/h. Ottima la scelta di una manopola che richiama l'acceleratore delle moto e che si è dimostrata anche in grado di permettere di modulare l'accelerazione. Una buona fluidità nell'erogazione del motore elettrico, completa il quadro.
Il comparto frenante non è il massimo se si considerano singolarmente le due modalità (il "pedale" posteriore e il freno motore chiudendo l'acceleratore) ma la combinazione dei due sistemi permette di fermarci in sicurezza e soprattutto ripartire meglio la frenata a vantaggio della stabilità durante le fasi d'arresto.
Tra i punti di forza ci sono alcune particolarità di questo modello. Innanzitutto la sospensione anteriore riduce il contraccolpo sui polsi e aiuta una ruota anteriore non certo record nelle dimensioni (6.5 pollici). Poi c'è il display che mostra in un'unica schermata tutte le informazioni su batteria, potenza, chilometri effettuati e velocità, aggiungendo l'indicatore per le luci che si attivano tramite un tasto facilmente raggiungibile. Infine la scelta di eliminare le batterie dalla sezione della pedana consente anche di preoccuparsi meno dei piccoli guadi urbani, tutto con l'aiuto della resistenza all'acqua grazie alla IP54.
Chiudendo con l'autonomia, durante le prove ho registrato una media tra i 13 e i 15 chilometri con una carica, toccando punte minime di una decina di chilometri se utilizzato al massimo del carico, con l'acceleratore sempre aperto e con qualche pendenza.
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