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Ford: nuova strategia per le "piccole"

23 Giugno 2016 0


La casa dell'Ovale Blu ripensa la propria offerta di citycar e piccole per l'Europa, abbandonando il settore delle citycar in senso stretto e puntando su crossover e "premium", ossia i settori più redditizi.

Se c'è una cosa da riconoscere a Ford Europa è quella di saper ammettere i propri errori e, soprattutto, imparare da questi ultimi. Errori che si possono facilmente identificare in due modelli che, negli ultimi anni, non hanno riscosso il successo sperato: stiamo parlando della citycar Ka del 2008 e del B-SUV EcoSport.

La prima, realizzata da un progetto comune con Fiat 500 - la quale, al contrario, ha riscosso un successo sorprendente - non ha mai incontrato i favori del grande pubblico, a causa di uno stile poco caratterizzato, interni poco rifiniti e una gamma poco sviluppata.

Il secondo, nato come progetto per i mercati emergenti e riadattato per l'Europa, non è mai stato apprezzato per quella ingombrante (ed inutile) ruota di scorta posteriore sporgente e, soprattutto, per la povertà degli interni e della qualità generale.


A questi due esempi eclatanti si aggiunge anche la monovolume B-Max, commercializzata nel momento di massima espansione dei B-SUV e quindi ben presto cannibalizzata da EcoSport e altri modelli simili.


Tra le soluzioni messe in campo per correre ai ripari nei preziosi segmenti A e B, Ford ha ripensato la Ka aumentandone le dimensioni e proponendola fin da subito come vettura semplice e robusta: la Ka+, infatti è  più lunga (393 cm contro 362cm) e larga della precedente Ka, ma allo stesso tempo costa meno produrla perché è stata semplificata. Inoltre la carrozzeria a 5 porte ne esalta la praticità e contribuisce ad aumentarne l'appeal verso chi cerca un'auto pratica e che costi poco. Un'auto dettata dalla regola del "right sizing": il cliente europeo, secondo Ford, non è più disposto a pagare per accessori inutili o effetti scenici, ma vuole solo quello che effettivamente gli serve.

Questo upgrade riservato alla piccola di casa consentirà alla sesta generazione di Fiesta, di cui vi proponiamo le prime foto spia, di rinunciare alle versioni base (di cui le città italiane sono, purtroppo o per fortuna, stra piene) per proporsi come una segmento B "quasi premium": questo vuol dire motorizzazioni prestanti, interni raffinati e tecnologia al massimo livello. Un efficace strumento per aumentare il profitto, diminuendo però le vendite. Che però potranno essere "assorbite" dalla Ka+.

Per quanto riguarda EcoSport, è in arrivo un profondo restyling correttivo, in grado di migliorare il frontale e il posteriore, ma soprattutto la qualità degli interni. In attesa, prima dei canonici 3 anni dal restyling, di un modello tutto nuovo costruito e progettato per l'Europa.

La B-Max verrà invece "riallestita" per assumere le sembianze di un crossover, sulla falsariga della versione "Trekking" di Fiat 500L, eliminando la variante classica.


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