Sul web sfugge la prima immagine della Anti-Tesla cinese Atieva Atvus. Si tratta di una berlina che sarà a zero emissioni e dovrebbe essere presentata entro la fine dell'anno.

Nell'ormai folto panorama di start-up della Silicon Valley dedite alla creazione di auto del futuro - semmai si possa ancora parlare di start-up quando mettono insieme centinaia di milioni di dollari di investimenti - Atieva è solo una tra le tante, o forse no. Del resto dietro a questa azienda sappiamo esserci LeEco e BAIC, entrambe cinesi ed entrambe con potenzialità economiche davvero importanti. La seconda è anche nota come Beijing Automotive Industry Corporation e la prima produce beni tecnologici tra cui smartphone e TV, nonché é la finanziatrice principale di Faraday Future. Ebbene, in questa immagine, diffusa dal sito Recode, possiamo vedere che forma avrà la prossima Atieva Atvus.

Si tratta di una berlina con una forma vagamente vicina a quella delle coupé, con la carrozzeria dalle forme arrotondate ed il caratteristico taglio della carrozzeria a coprire le ruote posteriori. I motori elettrici dovrebbero essere simili a quelli visti su Edna, che con il vulcano siciliano non ha nulla a che vedere ma che piuttosto è un Mercedes Vito convertito a mostro da 900 CV in grado di battere Ferrari e e Tesla Model S in una gara di drag race. La potenza della Atieva Atvus sarà probabilmente inferiore anche se proprio la Model S nella configurazione più performante arriva a sviluppare potenze davvero elevate.

https://vimeo.com/173957873

L'auto dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno e vi ricordiamo che i motori elettrici permetteranno di sfruttare la trazione integrale ed una modalità di accelerazione "da 0 a 100 in meno di 3 secondi", come dichiarato da Zhang Xin, general manager di Atieva in Cina. In futuro l'azienda conta di produrre fino a 130 mila auto all'anno solo sul suolo americano ma fino a quel momento si affiderà all'impianto di Dayang Motorcycle, un'azienda cinese che produce scooter elettrici ed anche una microcar. Anche in questo caso vedremo cosa ci riserverà il futuro e soprattutto quante di queste tantissime start-up potranno portare avanti i loro piani di sviluppo.