Apple Car, tutto quello che sappiamo finora

Steve Jobs iniziò a “sognare” l’auto già nel 2008, come raccontato qualche anno fa da Tony Fadell, uno dei padri dell’iPod e fondatore di Nest, in un’intervista a Bloomberg. Un'idea rimandata a quando le tecnologie per innovare le automobili fossero state più soddisfacenti.

Nel 2014 a Cupertino apparve per la prima volta in Rete il nome in codice “Project Titan”, un progetto top secret seguito da un team di circa mille dipendenti incaricati di studiare il primo veicolo elettrico e autonomo a marchio Apple, con l’ obiettivo di metterlo in commercio entro la fine del decennio. 

Quello stesso anno Apple lanciò CarPlay, il primo software che permette di gestire alcune funzioni dell’iPhone sul display del proprio veicolo. 

Dopo poco Apple avviò silenziosamente una fase di reclutamento di personalità affermate nel mondo dei motori, tra manager e ingegneri. Dopo aver ingaggiato ex impiegati di Tesla e di altri noti produttori di auto, nel 2015 fu la volta di Doug Betts, proveniente dal Gruppo FCA. 

ALTI E BASSI

Nel 2016 il progetto sembrò subire un ridimensionamento dovuto a visioni discordanti all’interno del team progettazione. Obiettivi ambiziosi e dispersivi, un gruppo di lavoro troppo ampio e una visione poco chiara di cosa Apple volesse in un veicolo: tutto questo appesantì il progetto, rendendolo di difficile realizzazione.

Quando Apple Car sembrava ormai in fase di declino apparve il nome di Bob Mansfield, dirigente veterano dell’azienda, che limò le aspirazioni di Titan, ridusse il team e tracciò confini più nitidi del progetto, focalizzandolo sulla produzione di un software per auto a guida autonoma da impiantare su veicoli costruiti dalle case automobilistiche. 

Nel 2017 Apple depositò un documento di 41 pagine al California Department of Motor Vehicles per ottenere il permesso per avviare test su strada di veicoli a guida autonoma. Quello stesso anno, il CEO Tim Cook uscì allo scoperto e confermò di aver messo a cantiere sistemi di guida autonoma, che definì un tema per loro molto importante, nonché il "più grande e complicato progetto di sistema di Intelligenza Artificiale mai affrontato prima".

Nel 2018 Xiaolang Zhang, un ingegnere cinese ex dipendente Apple, fu accusato dall’FBI di aver prelevato dagli uffici di Apple segreti industriali relativi al progetto della vettura, con l’intento di rivenderli a Xiaopeng Motors, giovane marchio in orbita ad Alibaba che quell’anno si era presentato al mondo con una serie di prototipi elettrici a guida autonoma. Durante le indagini, l’FBI rivelò che il progetto dell’auto si trovava in stadio avanzato e non sperimentale, al contrario delle credenze comuni. Da quel momento, Cook restrinse ulteriormente le maglie della riservatezza e mascherò ancora di più le attività inerenti Project Titan.

Dopo alcuni mesi di calma piatta, rientrò in azienda dell’ex Vice President Hardware di Apple, Doug Field. Quello stesso anno, Apple ingaggiò anche il senior designer di Tesla, Andrew Kim.

All’inizio del 2019 Apple licenziò 190 dipendenti della divisione “autonomous systems”, verosimilmente per moderare gli investimenti sul progetto e concentrare le forze su altri comparti dopo un periodo segnato da ricavi al ribasso. In estate la casa della Mela acquistò una startup che progettava sistemi per la guida autonoma e che aveva da poco cessato le attività.  

A CHE PUNTO SIAMO ORA

Nel 2020 inizia a circolare la notizia che Apple avrebbe affinato il sistema di guida automatica con meccanismi basati su sensori da affiancare al sistema LiDAR per il telerilevamento di oggetti: un brevetto intitolato “Sistema per il rilevamento del range di oggetti” è stato rintracciato all’interno dell’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti d’America.

Secondo i report del registro automobilistico della California, nel 2020 Apple ha fatto percorrere ai suoi veicoli autonomi 18.805 miglia in California, molti di più rispetto ai numeri del 2019 (7.544).

A gennaio 2021, un rapporto di The Verge racconta che Apple, nella prima metà del 2020, ha avviato alcune trattative con la startup Canoo, specializzata nel settore dei veicoli a batteria. Le trattative si sono tuttavia interrotte.

Sempre a gennaio inizia a circolare la notizia riguardo a un avvicinamento di Apple a Hyundai sulla possibilità di lavorare insieme per sviluppare un’auto elettrica, in uscita nel 2027. Una notizia che viene confermata da un portavoce del costruttore coreano, secondo cui Apple avrebbe discusso con Hyundai anche dello sviluppo della batteria.

L’intesa, la cui sigla era prevista per il 17 febbraio, prevedeva la costruzione dell’auto nello stabilimento di Kia in Georgia o in un nuovo impianto statunitense costruito ad hoc, con una stima di 100mila veicoli prodotti all’anno a partire dal 2024. Cupertino avrebbe investito nel progetto 3,6 miliardi di dollari (circa 3 miliardi di euro).

Dopo un mese di fitte speculazioni arriva la smentita ufficiale da parte di Hyundai. È delle ultime ore la notizia di un presunto interesse di Nissan nei confronti della produzione della vettura di Apple, come lasciato intendere dal numero uno della casa giapponese, Makoto Uchida, durante la presentazione dei risultati trimestrali.

LA POSSIBILE DATA DI USCITA 

  • Secondo l'analista Ming-Chi Kuo, che aveva in passato eletto il biennio 2023-25 come possibile momento di uscita dell’attesissima vettura, l'Apple Car debutterà sul mercato nel biennio 2025-27, forse addirittura nel 2028.
  •  Economic Daily News, citando come fonti due aziende elettroniche locali, sostiene che l’Apple Car potrebbe arrivare sul mercato nel 2021. mentre 
  • Reuters prevede invece che sia il 2024 l'anno di uscita della Apple Car.