Volkswagen ha annunciato un Patto che porterà al taglio di 30 mila posti di lavoro da qui al 2020. Mossa necessaria per affrontare le grandi sfide del mondo automotive.

Volkswagen ha annunciato di voler tagliare fino a 30 mila posti di lavoro entro il 2020 così da risparmiare 3,7 miliardi di euro all'anno, soldi necessari per recuperare dalle conseguenze del Dieselgate che potrebbe avere ulteriori strascichi con la vicenda che riguarda i cambi automatici montati su vari modelli Audi. Il Patto per il Futuro, questo il nome dell'accordo presentato oggi, prevede l'investimento di altri 3,5 miliardi di euro in cinque anni in nuove tecnologie e auto elettriche.

L'obiettivo è recuperare molto margine operativo (profitto) e arrivare fino al 4% annuo dal 2%, argomenti per certi versi poco attraenti per molti ma che per le aziende significano sostenibilità degli investimenti a lungo termine.

Dei 30 mila tagli annunciati 23 mila avverranno in Germania e non saranno forzati ma piuttosto si procederà a non coprire i posti lasciati vuoti dai pensionamenti (saranno anche anticipati) così da arrivare alla quota ottimale. Inoltre Volkswagen prevede la creazione di 9 mila posti in più grazie allo sviluppo della tecnologia elettrica. Un piano importante e enorme, soprattutto nelle cifre. Herbert Diess ha commentato così

"I tagli sono inevitabili perché, pur producendo ottime macchine, non guadagniamo abbastanza. Serve ristrutturare in modo radicale la Volkswagen e fare in modo che sia pronta al grande cambiamento che affronterà il settore dell'auto"

L'amministratore delegato del gruppo, Matthias Müller, ha sottolineato come l'accordo di riduzione dei costi concordato con i sindacati renderà il marchio principale del Gruppo più competitivo e produttivo.

"Il marchio Volkswagen ha bisogno di un vero e proprio scossone e questo è esattamente il proposito del Patto per il futuro. È il più grande programma di riforma della storia della Volkswagen, che renderà l'azienda più efficiente, produttiva e competitiva"

Un piano a lungo termine che permette a Volkswagen di affrontare al meglio, almeno secondo le intenzioni dei suoi manager, le sfide del futuro, ora che molti nuovi marchi si affacciano al mondo dell'auto e fare prodotti all'altezza sarà sempre più impegnativo.