
06 Maggio 2018
Quanto impattano gli standard sulla diffusione di una tecnologia? La risposta è semplice: molto! Se non siete convinti basta pensare al caso della USB, uno standard utilizzato nel mondo dell'elettronica di consumo che ha permesso un proliferare di accessori e dispositivi compatibili con quasi tutto quello che c'è in circolazione.
Volvo vorrebbe ottenere lo stesso risultato anche per le auto elettriche, dove la necessità di uno standard riguarda il sistema di ricarica. Il produttore fa parte della Charging Interface Initiative, un gruppo i cui sforzi sono orientati verso il CCS (Combined Charging System) che punta ad imporsi come standard di ricarica per tutte le auto elettriche o ibride plug-in.
Allo stadio attuale di sviluppo il CCS è in grado di permettere sia la ricarica standard che quella rapida combinando le diverse tecnologie. Il caricatore usa corrente alternata a massimo 43 kW combinata con una corrente continua di massimo 200 kW che, in futuro, potrebbe arrivare a 350 kW. Ovviamente Volvo ha interesse nel progetto anche per i propri modelli: se ad oggi le ibride plug-in svedesi sono solo una manciata, nel futuro il produttore ha in programma una variante plug-in per ognuna delle sue auto e un'elettrica pura nel 2019.
Stabilire uno standard permetterebbe di uniformare la rete di infrastrutture e contribuire al suo sviluppo con, a cascata, conseguenze positive anche sul mercato.
Il cambiamento verso le elettriche è già in corso: le tecnologie per le batterie migliorano, i costi si riducono e le infrastrutture di ricarica iniziano a diffondersi. Sebbene siamo pronti dal punto di vista della tecnologia, l'infrastruttura non è ancora all'altezza: per dimenticarci della "range anxiety" [l'ansia da autonomia] bisogna puntare verso un sistema di carica standardizzato a livello globale.
Questa la dichiarazione di Volvo che ci sentiamo di condividere, non solo per il tema dell'elettrico ma anche in previsione della guida autonoma e dell'evoluzione della sicurezza attiva. Ormai la direzione di molti produttori è quella che punta verso auto connesse, in grado di comunicare con la rete ma, e soprattutto, con altre auto, con infrastrutture (come semafori e videocamere del traffico) e con i pedoni tramite gli smartphone. Anche in questo caso, per far si che i sistemi funzionino a livello globale e indipendentemente dal produttore, uno standard sarà d'obbligo e speriamo presto di ricevere notizie positive in merito.
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